Agropoli, spararono al rivale in amore: semilibertà per i fratelli Iacomino

Redazione Infocilento

AGROPOLI. Semilibertà per i fratelli Ciro e Gaetano Iacomino. Lo hanno deciso i giudici del tribunale di Sorveglianza, su istanza presentata dagli avvocati Catena e Gallo. La Corte d’Appello di Salerno aveva condannato a 7 e 6 anni Gaetano e Ciro. I due fratelli originari di Torre del Greco dovevano rispondere del tentato omicidio di Raffaele Carione, avvenuto nel giugno del 2016.

L’accusa per loro era anche di lesioni personali, stalking, danneggiamento e violazione di domicilio. In primo grado erano stati condannati rispettivamente a 10 e 9 anni di reclusione. Lo scorso anno, invece, è arrivata la sentenza d’Appello che aveva permesso ai due di ottenere uno sconto di pena.

La vicenda risale al 23 giugno del 2016. Durante la mattinata Gaetano Iacomino (difeso dall’avvocato Antonio Gallo del Foro di Napoli) e il fratello Ciro (rappresentato dall’avvocato Leopoldo Catena del foro di Vallo della Lucania) con la loro automobile affiancarono la vettura su cui viaggiava Raffaele Carione in compagnia della ex di Ciro. Quest’ultimo, 23 anni, guidava, il fratello più grande, 39 anni, impugnava la pistola: fu lui ad aprire il fuoco. Carione, nonostante la ferita, riuscì ad arrivare al presidio Psaut dove scese dall’auto e svenne. Il proiettile si era conficcato in un polmone. Fu immediatamente trasferito in eliambulanza all’ospedale Cardarelli di Napoli. Trascorsero diversi giorni prima che i medici lo dichiarassero fuori pericolo. Incalzati dai carabinieri, i fratelli Iacomino, che inizialmente erano irreperibili, si costituirono alla stazione di Agropoli la sera del giorno successivo.

Condividi questo articolo
Exit mobile version