Ascea maltrattamenti sui figli: arrestato papà. La storia

Carmela Santi

Lo hanno arrestato a Roma, a casa dei genitori dove era rientrato per qualche giorno. A suo carico pesanti accuse, maltrattamenti e possibile violenza sessuale sui figli . A finire in carcere M.C 46enne originario di Roma ma da anni residente ad Ascea dove si era trasferito quando aveva conosciuto la madre dei suoi due figli. Ad arrestarlo venerdì mattina i militari della compagnia Carabinieri di Vallo della Lucania guidati dal capitano Annarita D’Ambrosio.

L’arresto è stato frutto di una intensa attività di indagine avviata due mesi fa dopo una serie di segnalazioni giunte alle forze dell’ordine che denunciavano atteggiamenti strani e preoccupanti che il padre aveva nei confronti dei due figli di 12 e 13 anni.

“Finalmente lo hanno arrestato – il commento di un vicino di casa, era troppo”. Da tempo infatti i cittadini di Ascea erano seriamente preoccupati per le sorti dei due bambini giudicati, stando alle accuse, abbandonati a se stessi è costretti a sopportare dal padre maltrattamenti e cattiverie.

Il 46enne a quanto pare sarebbe stato ben lontano dall’essere un papà affettuoso ed attento. I due bambini sarebbero cresciuti in un clima di violenza. L’indagine coordinata dalla Procura, ha visto impegnati nelle ultime settimane i militari della compagnia vallese in un’attività investigativa con itercettazioni e pedinamenti. Un lavoro che ha permesso di accertare e verificare la fondatezza delle segnalazioni fornite da alcuni cittadini di Ascea e raccogliere gli elementi utili per far scattare l’arresto dell’uomo.

Due giorni fa per il 46enne è arrivata la misura restrittiva. I militari di Vallo lo hanno rintracciato nella Capitale dove vivono i genitori. Ora è rinchiuso in carcere a Roma mentre i figli sono stati affidati ai nonni. L’uomo deve rispondere di maltrattamenti in famiglia per degli episodi di violenza commessi nei confronti dei due figli e su cui si sono concentriate le indagini dei carabinieri.

Una brutta storia di violenza e degrado sociale ben nota alla comunità di Ascea. Il 46enne aveva ricevuto in affidamento i figli in seguito alla separazione dalla moglie, una ragazza del posto di una decina di anni più piccola del marito. La donna da qualche anno aveva lasciato il 46enne trasferendosi altrove, quindi l’uomo si trovava ad essere l’unico punto di riferimento per i due adolescenti. Non aveva mai nascosto il suo modo di fare alquanto inusuale nel confronti dei figli. I bambini sarebbero stati visti girare da soli in strada o in alcuni locali a notte fonda. Si parla di un video in cui i bambini farebbero una sorta di ballo della macumba su indicazione del genitore ed altri strani e preoccupanti episodi sicuramente non consoni a bambini di dieci anni.

A rendere il quadro ancora più doloroso, l’ombra della violenza sessuale che sarebbe stata perpetrata nei confronti della figlia femmina. La bimba sarebbe stata abusata proprio dalla figura che, più di ogni altra, avrebbe dovuto proteggerla. Una storia agghiacciante che a quanti pare andava avanti da tempo e a cui hanno messo finalmente la parola fine i militari del capitano D’Ambrosio.

Dopo aver gestito un noto locale ad Ascea il 46enne era nullafacente. Viveva con quello che i genitori riuscivano a dargli . Una vicenda che il neo capitano si è trovata ad affrontare non appena è arrivata alla guida della compagnia a vallese e che ha portata all’arresto del 46enne.

Anche in questa triste vicenda, la capillare presenza dell’Arma dei Carabinieri sul territorio, ha permesso di scorgere i segnali di un disagio sociale importante, consentendo ai militari di aiutare i minori che non avevano altro punto di riferimento oltre il padre.

Condividi questo articolo
Exit mobile version