Omignano: matrimoni anche fuori dalla casa comunale

Luisa Monaco

OMIGNANO. Matrimoni civili anche al di fuori della casa comunale, in strutture recettive, edifici di pregio artistico – culturale ed altre aree di particolare pregio. La decisione della giunta comunale, guidata dal sindaco Raffaele Mondelli, segue la richiesta del titolare di una struttura ricettiva. Considerato che tale iniziativa “comporterebbe una valorizzazione del territorio comunale” oltre che vantaggi “sotto l’aspetto turistico e occupazionale”, l’amministrazione comunale ha dato il via libera, purché nel rispetto di talune regole.

Sarà necessario che i matrimoni civili vengano officiati in locali decorosi e adeguati alle finalità pubbliche – istituzionali che rispettino i requisiti e le norme di legge. Il locale, inoltre, dovrà essere concesso al Comune in comodato gratuito triennale.

L’ente provvederà all’approvazione di un avviso per manifestazioni di interesse per individuare le strutture idonee. Queste saranno utilizzabili previa verifica dei requisiti e approvazione dello schema di comodato gratuito.

Omignano non è l’unico comune ad aver dato la disponibilità ad officiare matrimoni al di fuori della casa comunale. Molti comuni hanno precise strategie proprio per incentivare il turismo legato ai matrimoni.

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