Volando a Cracovia sulle tracce del Poverello d’Assisi e del Miracolo dei pesci ad Agropoli

Ernesto Apicella

Breve premessa.

L’aver ritrovato a Cracovia, nell’antica Basilica di San Francesco d’Assisi, dove si raccoglieva in preghiera Papa Giovanni Paolo II, un libro scritto in polacco risalente al 1901, che ci testimonia la presenza del Serafico Francesco ad Agropoli, mi riempie di gioia e di enorme soddisfazione. L’importanza del libro polacco è notevole, giacché non era mai stato citato in alcuna fonte storica. Inoltre è l’unico di antica data, ad avere il racconto correlato da un disegno realizzato da un eccellente artista polacco. E’ un altro mio tassello storico sulla presenza di San Francesco d’Assisi ad Agropoli, che dono alla mia città. Certo, queste scoperte costano tempo, sacrifici ed investimenti economici, ma credetemi, sono utili per consolidare il mio senso di appartenenza alla comunità agropolese, che merita scenari migliori di quelli attuali.
Viaggiando sulle tracce di San Francesco d’Assisi ad Agropoli, nelle prossime settimane vi presenterò delle nuove e sconosciute testimonianze provenienti da tutto il Mondo.
In coda all’articolo troverete tutte le pubblicazioni storiche e le mie inedite scoperte sulla presenza, nel 1219 e nel 1222, del “Poverello d’Assisi” ad Agropoli.

Sulle tracce di un antico libro

A metà giugno sono partito per Cracovia (Polonia), seguendo le tracce di un’inedita testimonianza sulla vita di San Francesco d’Assisi, pubblicata nel 1901 da un frate polacco.
Venerdì 14, partenza da Napoli in aereo. Giunto a Cracovia, dopo la sistemazione in albergo, ho dedicato l’intera giornata alla visita di questa cittadina polacca ricca di arte, storia, cultura e folklore. Cracovia è nota per il suo centro medievale ben conservato, per il quartiere ebraico, per la maestosa piazza Rynek Glówny, dove sorgono il Mercato dei Tessuti e la Basilica di Santa Maria, chiesa gotica del XIV secolo. Doverosa la visita al Museo Nazionale per ammirare, tra l’altro, la “Dama con l’ermellino” di Leonardo da Vinci.
Sabato 15, mi sono recato in visita al “Campo di concentramento di Auschwitz”, situato a pochi chilometri da Cracovia. Un triste pellegrinaggio utile per non dimenticare le feroci ed assurde atrocità del Nazismo. In serata tour di Cracovia per ammirare i vari siti storici illuminati: il Castello di Wawel, il Ponte Dębnicki, il Vistula Boulevard, il Bernatka Footbridge, la Piazza del Ghetto degli Eroi e la Piazza del Mercato di Podgorze. Per chiudere in bellezza il tour, una degustazione di prodotti tipici al Pierogarnia Krakowiacy, in via Szewska n°23.

Domenica 15, di buon’ora, mi sono recato presso la Basilica di San Francesco d’Assisi. Una flebile traccia documentale mi ha condotto in questa antica Basilica costruita insieme al monastero,  fra il 1237 ed il 1269, da frati francescani giunti da Praga.
Il principe Bolesław V, detto il Casto e sua sorella, la Beata Salomea, sostennero la costruzione con generose donazioni.
Nel corso della sua storia la Basilica ha subito vari incendi ed è stata ristrutturata in più occasioni, per cui presenta un eclettico miscuglio di stili architettonici. Da ammirare un dipinto del XV secolo della “Madonna Addolorata” e una fedele copia della Sindone di Torino. La Basilica di San Francesco d’Assisi è stata uno dei luoghi di preghiera di Karol Wojtyła, prima che diventasse Papa. In suo ricordo è stata affissa, sul banco dove si sedeva, una targa con il suo nome. Il chiostro del Monastero è abbellito da affreschi gotici e policromi, ben conservati e di ottima fattura.

Dopo la Santa Messa delle 8.00, ho incontrato Padre Filippo, responsabile della Basilica. Padre Filippo, parla un buon italiano, poiché ha soggiornato per molti anni a Roma, al seguito di Papa Wojtyla. Per cui mi è stato facile chiedergli di visitare l’antica biblioteca della Basilica, alla ricerca di un vecchio libro scritto dal frate polacco Florian, vissuto nel monastero, che racconta la vita di San Francesco d’Assisi. Padre Filippo, essendo anche il curatore della biblioteca, mi ha subito indicato una serie di scaffali in legno dove poter cercare. C’erano un centinaio di libri da visionareimpresa ardua!!! Poi mi sono ricordato che il periodo di pubblicazione del testo era fine XIX, inizio XX secolo. Per cui Padre Filippo mi ha invitato a visionare uno scaffale con una trentina di volumi. Per facilitare il mio compito di ricerca, grazie alla conoscenza di alcune parole di Polacco, ho consultato  direttamente l’indice dei libri. Ma dopo due ore circa, nessuna traccia del tanto sospirato testo.

Ancora una volta, Padre Filippo mi è venuto in soccorso. Mi ha condotto in un locale della Biblioteca dove alcuni studenti dell’Università di Cracovia, per realizzare una biblioteca online, stavano digitalizzato dei libri religiosi. Mi sono posizionato al computer della Biblioteca ed ho iniziato la ricerca digitale, analizzando, uno ad uno, i numerosi PDF dei libri. Dopo una ventina di libri, senza che affiorasse alcuna indicazione su Agropoli e sul “Miracolo dei pesci” di San Francesco, ho percepito degli evidenti sintomi di scoraggiamento. Per cui, mi sono fermato per una pausa mentale e di riflessione. Quando all’improvviso, una statuetta di Papa Wojtyla, posta sul lato destro della tastiera, è caduta inspiegabilmente sul mouse, facendo aprire un PDF che ancora non avevo controllato. Colto di sorpresa, mi sono dedicato alla consultazione del libro e, come per incanto, è apparso un disegno raffigurante il Serafico Francesco, in piedi su uno scoglio, nell’atto di parlare a delle persone sedute e a dei pesci affioranti dal mare. Ho chiamato Padre Filippo, che mi ha tradotto velocemente il testo in italiano, confermandomi il ritrovamento. Ancora una volta Padre Filippo si è mostrato molto misericordioso, scaricandomi su una penna USB, il PDF dell’antico e raro libro. Dopo aver consultato e fotografato, con molta attenzione, l’originale cartaceo, ho ringraziato cordialmente Padre Filippo per la sua disponibilità e mi sono diretto in “Taksówka”(Taxi) all’Aereoporto Internazionale di Cracovia-Balice “Giovanni Paolo II”. Il ritorno a casa è stato tra i migliori, grazie al prezioso e fantastico libro che avevo ritrovato.

Scheda e descrizione del libro.

Ritornato ad Agropoli, ho iniziato lo studio analitico del libro, nonché un’altra ricerca storica per capire chi fossero i vari attori intervenuti nella stesura e quale il contenuto di esso. Ovviamente mi sono anche cimentato nella traduzione del testo in italiano. Il titolo del libro in italiano è: “ San Francesco Serafico nei Canti”. E’ composto da 225 pagine, con numerose illustrazioni ed è stato stato presentato dai Padri Cappuccini a Cracovia, il 21 febbraio 1901. Tra le note di presentazione si legge:
Gli acquirenti di questo lavoro, dando un sacrificio abbondante, contribuiscono al restauro del nostro monastero e diventano i nostri benefattori”.
Il libro è una raccolta di racconti e canti che, nei secoli, sono stati dedicati a San Francesco d’Assisi. L’autore ha voluto racchiudere queste testimonianze provenienti da tutto il mondo, affinché non andassero perdute. La stesura del testo fu fatta in occasione dell’Anno Giubilare che chiudeva il XIX secolo, per essere poi stampato nel 1901.
L’Autore del libro è Andrzej Janocha, nome religioso Padre Florian (N. Haczów, 13 novembre 1855 – M. Cracovia, 16 marzo 1921). Cappuccino, predicatore, missionario popolare, guardiano, provinciale. Padre Florian era anche scrittore ascetico, scultore, pittore.

Il disegnatore delle illustrazioni, che accompagnano il racconto della vita di San Francesco d’Assisi, è Walery Eljasz-Radzikowski (N. Cracovia, 13 settembre 1841 – M. Cracovia, 23 marzo 1905).   Pittore polacco e fotografo. Dipinse principalmente quadri storici e religiosi, paesaggi dei monti Tatra. I suoi disegni sono stati pubblicati in molti libri di storia ed etnografia.

L’autorizzazione ecclesiastica per pubblicare il libro fu concessa da Wladyslaw Longin Chotkowski (N. Mielżyn il 15 marzo 1843 –  M. Rabka,13 luglio 1926). Prete polacco, storico della Chiesa, professore e rettore dell’Università Jagellonica. Era famoso come predicatore che toccava, non solo temi religiosi, ma anche questioni politiche e sociali. Tra i suoi incarichi anche quello di censore dei libri religiosi. Nell’autorizzazione alla pubblicazione troviamo scritto:“…non contiene nulla di contrario all’insegnamento della Santa Chiesa Cattolica”. 

A pagina 175, Andrzej Janocha cita esplicitamente il “Miracolo dei pesci” di San Francesco d’Assisi avvenuto ad Agropoli. Inoltre, al testo è correlato un bel disegno di Radzikowski.

Di seguito il testo originale in polacco e la mia traduzione:

 Wmiasteczku Agroboli, nad morzem północnem, mieszkańcy okazywali się obojętnymi na nauki Franciszka. Nie zrażało to jednak Świętego, przez kilka dni miewał kazania. Raz więcej, jak zwykle, zgromadziło się ludu na naukę, którą miał, stojąc na skale, przy samem morzu. Gdy zaś z wielkim zapałem wyrzucał słuchaczom, że się głuchymi okazywali na jego upomnienia, wszyscy ujrzeli mnóstwo ryb, które skupiwszy się obok brzegu skalistego, powyciągały głowy nad wodę jakby dla słuchania kazania. Cud ten zdziwił słuchaczów i nareszcie poruszył do skruchy. Mieszkańcy, pobudzeni do pokuty, zmienili obyczaje przedtem bardzo skażone, a dla wynagrodzenia Franciszkowi, że nie odrazu z jego nauk zbawiennych korzystali, wystawili klasztorek dla Braci Mniejszych.
Słuchanie i wypełnianie Słowa Bożego udoskonala każdego człowieka. Gdy nie jesteś na kazaniu, przeczytaj koniecznie z książki ascetycznej jaki ustęp i rozważ to dobrze, a potem wykonaj w praktyce.
«Błogosławieni, którzy słuchają słowa Bożego i strzegą go».
Podczas kazania nie wychodź z kościoła”.

(Nella piccola città di Agropoli, sul mare del nord, gli abitanti erano indifferenti agli insegnamenti di Francesco. Tuttavia questo non scoraggiò il Santo, che tenne dei sermoni per alcuni giorni. Ancora una volta, per la scienza che aveva, la gente si riunì intorno a Francesco, che stava in piedi su uno scoglio, vicino al mare. Quando congedò con entusiasmo gli ascoltatori, che erano sordi ai suoi richiami, questi videro apparire numerosi pesci che si radunarono vicino al bordo roccioso ed, alzando le teste fuori dall’acqua, ascoltarono il sermone di Francesco. Questo miracolo sorprese gli agropolesi, che si pentirono dei loro atteggiamenti, cambiarono i costumi che prima erano molto frivoli e, a beneficio di Francesco, costruirono un monastero per i Frati Minori. Ascoltare e adempiere alla Parola di Dio migliora ogni persona. -Beati quelli che ascoltano e osservano la parola di Dio-).

Questa invece è la didascalia del disegno:

“W Agroboli nad morzem, mówi, którego gdy mieszkańcy z obojętnością słuchali, ujrzeli mnóstwo ryb słuchaj kazanie ących Franciszka”.

(Ad Agropoli, sul mare, dice un racconto, che gli abitanti seguivano con indifferenza Francesco, ma un giorno videro molti pesci che ascoltavano Francesco).

 Ho pensato di riproporvi, di seguito, tutte le fonti storiche fino ad oggi conosciute, nonché tutti i miei articoli dove ho presentato le inedite testimonianze sulla presenza di San Francesco d’Assisi ad Agropoli.

Fonti storiche conosciute:

Padre Rodolfo ( Petrus Rodulphius episcopus ) da Tossignano (Teologo Francescano),  “Historiarum Seraphicae Religionis libri tres”, edito a Venezia 1586:

“(…)Locus Agropoli: ibi est scopulus ubi, B.Franciscus praedicabat piscibus (…)”.

“(…)Località di Agropoli: li è lo scoglio dove, S.Francesco predicò ai pesci (…)”;

A.R.P.F. Luca Waddingo (Wadding) Hiberno (Francescano,Storico), “Annales Minorum(Annali Minori). In quibus res omnes trium ordinum a s. Francisco institutorum ponderosius et ex fide asseruntur, et praeclara quaeque monumenta ab obliuione vendicantur”.

8 voll., Sumptibus Claudii Landry, Lugduni 1625-1654: “(…) In Custodia Principatus extruxit locum Agroboli, Mariano Agripoli, postquam ex alto scopulo, populo durae fidei spectante, cofluentibus ad litus piscibus praedicavit(…)”.

“(…)Nella Provincia di Principato ( S.Francesco)  costruì un convento ad Agropoli, secondo Mariano (da Firenze) Agripoli, dopo che da un alto scoglio, alla presenza del popolo incredulo, (San Francesco)  predicò ai pesci che confluivano in quel lido(…)”;

P.Candido Chalippe Recolletto, Vita del serafico Patriarca S.Francesco di Assisi” (1728).

Libro quarto: “(…) Si partì al principio dell’anno 1222 per andar nella Terra di Lavoro, nella Puglia, e nella Calabria; e durante questo viaggio, il Signore di Lui si servì per operare gran Miracoli(…)”.  A pagina 216:”(…) Gli abitanti d’Agroboli, che alla prima erano stati insensibili a’ suoi discorsi, furono da compuzione trafitti, e gli diedero un convento, dopo d’esser veduti rimproverar la durezza dei’ loro cuori da una quantità di pesci, che Iddio fece adunar intorno ad uno scoglio, d’onde Francesco predicava la verità, che quel popolo ascoltar non voleva(…)”;

Gatta Costantino (Medico e Storico), “Memorie topografiche-Storiche della Provincia di Lucania” Napoli 1732. (Il Gatta attinse le notizie sulla presenza di S.Francesco ad Agropoli dal libro del Marchese Perez Francesco Navarrete “Racconto istorico dell’antica, vera ed universale tradizione del sacro Sacco di S.Francesco d’Assisi, e de’ prodigj operati verso de’divoti per virtù del medesimo sacco,che si conserva in Montella, diocesi di Nusco in questo Regno di Napoli da’ rr. pp. Minori Conventuali”, edito nel 1710).

Gatta, Par.III, Cap.IV, pagina 295:

“(…) In essa(Agropoli)il P.S.Francesco d’Assisi vi fondò un Monistero, ed operovvi gran maraviglie spezialmente allora quando mal gradito da quei Paesani, alieni di sentire la parola d’Iddio , egli per tanto si condusse al mare su di uno scoglio, ed ivi predicando accorse una gran moltitudine di Pesci, quasi ascoltarlo vollero; profetizzò indi che quel scoglio, che servito l’aveva da pulpito, benchè col tempo sarebbe mancato molto della sua  grandezza, con tutto ciò l’acque non l’avrebbero mai superato. Il vaticinio si è puntualmente avverato; imperocchè consumato le pietre da quel masso da’ fedeli, che le prendono per divozione, avendole sperimentate di miracolatà virtù in guarir le febbri, e nonostante, che tal scoglio stia presentemente quasi al piano dell’acque, per qualsiasi turbazione o fortuna di mare, mai arrivano a  coprirlo. (…);

Giuseppe Antonini,(Avvocato e Storico) “La Lucania” Discorsi”. Napoli, 1795. Volume Primo, Parte Seconda, discorso Terzo, pagina 259:  “(…) Su d’uno scoglio, mezzo miglio da qui lontano (da Agropoli), è posto un picciolo Monistero di Monaci Francescani, che perché lontano, né affatto vede il fiume, è stimato di buon aria. Dicono, che il luogo fosse stato eletto dallo stesso S. Francesco, e fino ne raccontano un miracolo, che altri potranno nelle Cronache di questa Religione osservare.(…)”.

Matteo MazziottiBaronia del Cilento”, 1904. A pagina 28 narra la vicenda del Santo ad Agropoli, con riferimento ad un inedito di Gian Cola Del Mercato: “Commento agli Statuti del Cilento”;

Nicola Forenza La leggenda di S.Francesco”, Lavello 1926. Cita: C.Gatta e F.Navarrete;

Michele Rinella Il Castello Greco-Bizantino e il Convento Francescano di Agropoli”, Edizioni “La Prora, Milano” 1954. Cita: M.Mazziotti, F.Navarrete, C.Gatta;

Mario Vassalluzzo Castelli, torri e Borghi”, 1969. Pagine 58/59 cita: L.Wadding e M.Rinella;

Piero Cantalupo Acropolis”, 1981. Pagina 43 cita: L.Wadding. Anche se ritiene che la presenza di S.Francesco ad Agropoli sia da collocarsi nell’estate-autunno del 1220, cioè al ritorno dalla missione in Terra Santa;

EbnerChiesa, Baroni e popolo nel Cilento”, 1982. Nel Volume primo a pagina 462/463 cita: L.Wadding,  C.Gatta e  G.Antonini;

A.Infante S.Francesco d’Assisi ad Agropoli”, Ed.L.U.I. Agropoli 2000. Cita: P.Rodolfo, L.Widding, F.Navarrete e M.Rinella;

G.Palma G.De Feo Maratea S.Francesco ad Agropoli”, Ed.Sirio 2014. Citano: C.Gatta, F.Navarrete, L.Wadding.

Di seguito i miei articoli, con tutte le novità su San Francesco d’Assisi e San Daniele Fasanella ad Agropoli, pubblicati in cinque anni di ricerca, studi e viaggi:

 9 marzo 2015

”Anno Domini 1219, San Daniele Fasanella incontra San Francesco d’Assisi ad Agropoli. Trovato l’unico dipinto denominato il “Miracolo di S.Francesco ad Agropoli” nel Convento francescano di Belvedere Marittima”;

3 ottobre 2017

“Agropoli…il Vecchio ed il Convento di San Francesco.

Un’eccezionale testimonianza del 1914”;

11 febbraio 2018

Agropoli: San Francesco d’Assisi, lo Scoglio e la Croce.

Issiamo sullo Scoglio un Tau di legno di ulivo, il segno Spirituale più caro a San Francesco;

3 ottobre 2018

“San Francesco ad Agropoli…l’ultimo Mistero.

Nel Convento “Santa Maria degli Angeli” di Marano (NA), ritrovato un affresco del XVIII secolo realizzato dal pittore Angelo Mozzillo”;

10 ottobre del 2018

Oggi si venera S. Daniele Fasanella da Belvedere.

Storico il suo incontro avvenuto ad  Agropoli nel 1219 con San Francesco d’Assisi”;

26 Dicembre 2018

“Nel 2019 ad Agropoli, il “Presepe Vivente con San Francesco d’Assisi e San Daniele Fasanella” da un’idea di Ernesto Apicella”;

11 Gennaio 2019

“Qual era il volto di San Francesco quando venne ad Agropoli?” 24 gennaio 2019

“Rinvenuta una lettera che certifica la presenza di

San Francesco d’Assisi ad Agropoli nel 1222”;

 10 marzo 2019

“Sulle tracce di San Francesco d’Assisi ad Agropoli”;

20 marzo 2019

“Ritrovato un altro affresco del Miracolo dei pesci di  San Francesco d’Assisi. (Un’opera proveniente dalla Chiesa di S. Rocco di Bergamo, realizzata dal pittore milanese Federico Ferrari/io nel 1759);  

28 maggio 2019

“L’affresco ritrovato…San Francesco, Sant’Antonio ed il “Miracolo dei Pesci”, (Scuola Italo Fiamminga nel XVII secolo);

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