Siglato accordo Parco – Centro Anton Dohrn per la tutela delle tartarughe marine

Fiorenza Di Palma

“Nel Cilento si trova il 50% dei nidi occasionali di caretta caretta del Mediterraneo”. A dirlo Sandra Hochscheid, responsabile del centro ricerche della stazione Anton Dohrn di Portici, questa mattina a Vallo della Lucania, presso la sede del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, per siglare l’accordo con l’Ente per la tutela delle tartarughe marine. Presenti anche il presidente del Parco, Tommaso Pellegrino, il direttore Romano Gregorio e Andrea Affuso, veterinario della stazione zoologica napoletana.

Gli obiettivi specifici dell’accordo sono la protezione di tutti i nidi di tartaruga marina deposti nel Cilento, aumentando il numero di neonati che raggiungono in sicurezza il mare; lo studio dei diversi aspetti di questo importante fenomeno (fenologia della nidificazione, successo riproduttivo, idoneità dell’habitat, affiliazione demografica, ecc.); l’incremento del livello di sensibilizzazione e conoscenza delle comunità locali al fine di favorire il loro coinvolgimento nel monitoraggio e nella protezione della tartaruga marina e, più in generale, della biodiversità nel Cilento.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente del Parco, Tommaso Pellegrino, “Abbiamo firmato questo accordo – ha spiegato – per la tutela delle aree dove nidificano le tartarughe, ma anche per affiancare il centro Anton Dohrn in un lavoro scientifico”. L’obiettivo, però, è soprattutto quello di “sensibilizzare le persone attraverso apposite campagne per far capire alle persone come comportarsi quando si imbattono in tartarughe marine o in loro nidi”. “La caretta caretta – ha concluso Pellegrino – sta ormai diventando il simbolo del nostro Parco”.

Un concetto sottolineato anche dal direttore Romano Gregorio: “Sono già anni che collaborazione con il centro Anton Dohrn, la cosa importante è ora promuovere azioni di sensibilizzazione”.

Condividi questo articolo
Exit mobile version