A Pisciotta in campo contro droga e bullismo

Redazione Infocilento

Se vuoi combattere la droga ed il bullismo? Allora via i telefoni cellulari. La tesi dell’Anspi (Associazione Nazionale San Paolo Italia) di Vallo della Lucania, rappresentata dal presidente Carlo Sacchi, imprenditore pisciottano, è una scelta di campo decisa e mirata. Per prima cosa, infatti, l’adolescente deve aumentare la considerazione di sé e la capacità di relazionarsi con i coetanei ed anche gli adulti. Solamente in seguito, con basi forti, il ricorso alla tecnologia potrà avvenire in modo ragionato e maturo, senza ricavarne influenze negative.

Per attuare questo programma, che vede la collaborazione di un gruppo di operatori di grande capacità come il cabarettista Gino Cogliandro, ex componente del gruppo Trettrè del Drive In di Ricci negli anni Ottanta e l’istruttore di  ju jiitsu Manlio Schiavo, Sacchi ha destinato un intero complesso turistico, l’agriturismo San Carlo a Caprioli di Pisciotta.

Nei locali Ottocenteschi che affiancano una cappella consacrata si sono tenuti corsi teatrali, di autostima e autodifesa con la supervisione della guida spirituale don Franco Giordano. Lo scopo è fornire mezzi sufficienti ai ragazzi per non cadere nella trappola dell’alcolismo, nell’uso di sostanze stupefacenti, nella chiusura in se stessi e nelle dipendenze in genere. Tutte cose strettamente correlate tra loro.

“Per prima cosa, quando arrivano, ci facciamo consegnare i telefoni cellulari – dichiara Teresa Iorio, segretaria operativa del gruppo – che serviranno solamente di sera per sentire i familiari. Durante il giorno si gioca, ci si allena, si mangia, si sta in spiaggia tutti assieme. Qui di virtuale non c’è veramente nulla – sorride – ed alla televisione preferiamo consegnare ai ragazzi un buon libro.”

Non solo estate, per questo progetto. Un solo seme non può dare un raccolto copioso, ecco perché già si programma per l’autunno-inverno con un occhio anche ai corsi anti violenza sulle donne. Insomma per tentare di “curare” i sintomi di una socialità malata che spesse volte sfocia in orribili episodi di cronaca e testimonia tutta la fragilità di una società alle volte incapace persino di esprimere se stessa.

Antonello Bruno

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