San Mauro La Bruca ricorda Carlo Acutis e Monsignor Pasquale Allegro

Luisa Monaco

San Mauro La Bruca ricorda Carlo Acutis e Monsignor Pasquale Allegro. A due figure profondamente legate al comune cilentano verranno intitolate rispettivamente Vicolo I Castelluccio e Piazza Chiesa. Una scelta non casuale quella dell’amministrazone comunale guidata dal sindaco Francesco Scarabino.

Chi era Carlo De Acutis

Carlo De Acutis, che a breve verrà nominato beato dalla Chiesa Cattolica, era un ragazzo morto a soli 15 anni per una leucemia fulminante. Era il 12 ottobre 2016. La sua mamma, Antonia Salzano, era originaria di Centola. In estate Carlo, con la famiglia, da Milano veniva a Centola-Palinuro, e ha sempre visitato il Santuario Eucaristico di San Mauro La Bruca, che egli, tramite un sito web, ha fatto conoscere nel mondo intero. Questo giovane dei nostri tempi, genio dell’informatica, amante dello sport, degli animali, viveva una fede gioiosa e contagiosa, che lo portava a partecipare ogni giorno alla santa messa per incontrare Gesù e riceverlo nella santa comunione e stare con lui in adorazione.

Monsignor Pasquale Allegro

Monsignor Pasquale Allegro, invece, è stato per anni parroco della Chiesa Parrocchiale di San Mauro La Bruca ed è ancora oggi ricordato con affetto dalla comunità. La sua figura è legata ad un evento indelebile della storia del comune. Era la notte del 25 luglio 1969, quando ignoti entrarono nella Chiesa Parrocchiale di San Mauro La Bruca e rubarono, tanti oggetti Sacri, anche la pisside che conteneva le Ostie consacrate, custodito nel Tabernacolo. Appena usciti dalla Chiesa i ladri gettarono le Sante Particole (Ostie), ed il coperchio del Calice che le conteneva, su un muricciolo davanti alla porta laterale.
La mattina seguente, le Ostie profanate furono trovate dalla piccola Gerardina Amato. Il parroco Don Pasquale Allegro, avvertito del ritrovamento, raccolse le Ostie, ricollocandole nel Tabernacolo e avverti il Vescovo di Vallo della Lucania, Mons. Biagio D’Agostino, che con decreto del 25 luglio 1970, stabilì che le Ostie profanate fossero conservate in perpetua Adorazione e Riparazione nella Chiesa Parrocchiale; stabilì inoltre che il 25 luglio di ogni anno fosse celebrata una solenne Giornata Eucaristica di riparazione. Donò infine alla Chiesa che Egli aveva elevato alla dignità di Santuario Eucaristico l’ostensorio, per custodirvi le Sacre Ostie profanate, che furono sigillate in esso. Da 50 anni le Sante Ostie sono conservate intatte.

La cerimonia si terrà il 25 luglio in occasione proprio del cinquantesimo anniversario del miracolo eucaristico.

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