Caso ambulanze a Capaccio Paestum: perplessità dei sindacati

Redazione Infocilento

Dopo la politica intervengono i sindacati sul caso della revoca della convenzione all’Associazione Croce Azzurra di Capaccio. Biagio Tomasco, segretario della Nursind, pone una serie di domande sulla questione, a partire dalla manifestazione di interesse per la gestione del servizio ambulanze:

“Come è stato possibile che l’associazione Croce Azzurra di Agropoli abbia potuto aggiudicarsi la postazione del PO San Luca di Vallo della Lucania” nonostante una condanna definitiva di Roberto Squecco, considerato che tra i requisiti c’è “assenza di condanne penali passate in giudicato, relativamente a tutti i soggetti titolari della rappresentanza legale e/o titolari della capacità di impegnare l’Ente di volontariato verso terzi”. Ma gli interrogativi riguardano anche la situazione dell’emergenza: come l’Asl Salerno intende affrontare la stagione estiva? E poi, “Riguardo alla postazione di Vallo della Lucania risulta che tale postazione sottratta alla Croce Azzura di Agropoli, sia stata resa nuovamente al personale del nosocomio che garantirà il servizio STI con lo stesso mezzo automobilistico che utilizzavano in precedenza” dice Tomasco. Poi prosegue: da tanto discendono altre due domande, ovvero: se nel bando di gara era chiaramente richiesta la fornitura di un autoambulanza che avesse un’anzianità massima di 5 anni dalla prima immatricolazione e con kilometraggio non superiore ai 150.000 Km, ci spiegate come mai si sia potuta riutilizzare l’ambulanza del PO di Vallo della Lucania che supera abbondantemente tali requisiti? Inoltre, atteso che la manifestazione d’interesse sia partita proprio dalla vetustà delle ambulanze di Nocera, Eboli e Vallo, ci spiegate che necessità c’era di esternalizzare il servizio di trasporto secondario se poi, immancabilmente, si è dovuti ritornare sui propri passi reintegrando l’ambulanza che era stata definita inidonea al servizio?”

“Come potete ben constatare, tutta questa vicenda altro non ha fatto che gettare ombre sull’operato dei dirigenti aziendali che si sono occupati della manifestazione d’interesse, e bene ha fatto la Direzione Strategica a revocare tale atto, dimostrando ancora una volta di essere attenta e vigile su tutto ciò che le ruota attorno e che si riversi, in un modo o nell’altro, su di essa, pertanto ci si auspica che la stessa determinazione venga adottata anche nei confronti dei richiamati dirigenti che hanno permesso tutto ciò”, conclude il segretario Nursind.

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