Compostaggio a Castelnuovo e gestione rifiuti: l’esempio di Maria De Biase

Fiorenza Di Palma

CASTELNUOVO CILENTO. L’impianto di compostaggio che si vorrebbe realizzare a Castelnuovo Cilento continua a far discutere. A dire la sua anche Maria De Biase, dirigente dell’istituto comprensivo di Santa Marina. La preside è passata alle cronache per le buone pratiche adottate presso le scuole che ha diretto: dalle eco-merende alle attività di riciclo.

Proprio da Maria De Biase, quindi, arriva un esempio importante su come gestire i rifiuti: “Da oltre 10 anni le scuole che dirigo non conferiscono un solo grammo di umido – spiega – Negli spazi esterni abbiamo costruito delle semplici compostiere domestiche a costo zero. Sono gestite da tutti noi, alunni, docenti, collaboratori, genitori, nonni. Il compost che ricaviamo lo utilizziamo negli orti della scuola. Facile immaginare gli spunti didattici che ne possono venir fuori. In questi anni tante le famiglie che hanno imparato dalla scuola a gestire il proprio umido”.

“Certo che non è possibile per tutte le scuole e per tutte le famiglie, c’è bisogno di un piccolo spazio esterno e di un po’ di impegno. Poche parole, solo azioni concrete, tanta bellezza”, prosegue la dirigente.

Le sue perplessità sull’impianto di compostaggio che dovrebbe nascere a Castelnuovo Cilento si traducono in un chiaro monito: “i rifiuti appartengono a tutti noi ed ognuno di noi deve imparare a prendersene cura”.

Le soluzioni alternative sono tante: “Siamo in un parco nazionale, le scuole innanzitutto dovrebbero essere le prime ad attivarsi per il non conferimento, laddove è possibile (quasi tutte hanno spazi esterni). Poi esistono le compostiere di comunità, poi gli impianti a basso impianto, poi le mille iniziative che ho visto in giro per il mondo”.

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