Casal Velino, stop alle spese superflue

Luisa Monaco

Stop a spese superflue. Il Comune di Casal Velino ha approvato un regolamento per le spese di rappresentanza. “Nel novero della spesa pubblica – evidenziano da palazzo di città – rientrano anche le spese di rappresentanza, intese come tutte quelle spese necessarie a mantenere o ad accrescere il prestigio dell’Ente all’esterno, in occasione di visite, manifestazioni, ricorrenze, ecc…”. Nonostante la legge preveda per queste spese obblighi e limitazioni, manca una normativa specifica e ciò crea non pochi problemi. Di qui la decisione di approvare uno specifico regolamento che garantisca il contenimento della spesa, informi la gestione al rispetto della normativa vigente e dei principi elaborati dalla giurisprudenza contabili, semplifichi le procedure amministrative e contabili dell’attività propedeutica e consequenziale alle spese di rappresentanza.

Nel regolamento si precisa che sono competenti ad effettuare spese di rappresentanza sindaco, vicesindaco e ciascun assessore, previa comunicazione e assenso del sindaco, per il tramite della giunta e verifica della disponibilità di bilancio. Vengono considerate spese di rappresentanza ammissibili quelle legate ad ospitalità e spese di trasporto in occasione di visite di autorità e personalità con rappresentanza esterna a rilevanza istituzionale, sociale, politica, culturale e sportiva; omaggi floreali e altri doni; colazioni e cene; inviti a spettacoli; spese per l’organizzazione di cerimonie, ricorrenze, inaugurazioni e commemorazioni, oneri connessi agli interventi di gemellaggio, fornitura di carta intestata e biglietti da visita, invio di biglietti augurali, onoranze funebri, doni – ricordo da consegnare agli sposi uniti in matrimonio civile, nuovi nati o chi acquisisce la cittadinanza, cittadini che diventano maggiorenni o ultracentenari; forme di ospitalità o atti di cortesia dal valore simbolico; colazioni o cene offerte a personalità con rappresentanza esterna; targhe, coppe o altri premi.

Sono esclusi, invece, gli atti di mera liberalità, le spese di ospitalità in occasione di visite di soggetti in feste informale o non ufficiale,l’acquisto di beni di conforto in occasione di riunioni di giunta o consiglio, colazioni o cene per soggetti appartenenti all’amministrazione, omaggi ad amministratori o dipendenti, ospitalità o pasti a favore di fornitore dell’Ente, spese, in generale che carenti di documentazione giustificativa.

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