Castellabate, Maurano critica nuovo servizio di igiene urbana

Redazione Infocilento

CASTELLABATE. Quali sono i benefici per i cittadini del nuovo servizio di igiene urbana? Questa la domanda che si pone il consigliere comunale di minoranza, Luigi Maurano, a poche ore dalla conferenza stampa di presentazione del nuovo progetto (leggi qui). Il Comune di Castellabate, ricorda, “nonostante un costo del servizio elevato e le tariffe TARI aumentate, non raggiunge nemmeno il 54% di raccolta differenziata. In pratica nelle ultime posizioni di un’ipotetica classifica dei Comuni del Cilento e della Provincia di Salerno”.

Le criticità, quindi, sarebbero soprattutto nel rapporto costi-benefici che non risulterebbe equo per una serie di criticità: “Ho sperato vivamente che finalmente la TARI, tassa sui rifiuti, a Castellabate non venisse più calcolata sui metri quadrati ma sull’effettivo consumo perché è illogico e ingiusto tassare stanze vuote o locali inutilizzati. Ma sono tre anni che lo proponiamo in Consiglio Comunale senza essere ascoltati dalla maggioranza, che non solo non cambia il sistema di calcolo della tariffa ma addirittura aumenta la stessa”, dice il consigliere di minoranza. E prosegue: “Ho sperato vivamente che il Comune potesse utilizzare liberamente e in autonomia le risorse economiche derivanti dalla vendita dei rifiuti differenziati dai cittadini di Castellabate, così come fanno tante realtà virtuose in Italia. Con questi ricavi si potrebbe abbassare per esempio la tariffa. E allora sì che il cittadino avrebbe un beneficio diretto dalla raccolta differenziata”.

L’accordo tra il Comune e la Sarim, invece, prevede che “i ricavi  derivanti dalla raccolta differenziata fatta dai cittadini (che ammontano in previsione a 181.279,66 euro) debbano andare integralmente alla società privata. Sarà la  Sarim, quindi,  a beneficiare degli sforzi e dei sacrifici dei cittadini di Castellabate”, sottolinea Maurano.

“Per tutti questi motivi fare i complimenti per un servizio che ha un costo sproporzionato, che presenta tariffe alte, che destina a ditte private i ricavi derivanti dalla raccolta differenziata effettuata dai cittadini non è da tifosi … è da masochisti”, conclude.

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