Ospedale di Polla, appello dei sindacati: servono nuova risonanza e fondi per l’edilizia

Filippo Di Pasquale
Ospedale di Polla

POLLA. Aggiornamento delle apparecchiature e fondi per l’edilizia, relativamente all’ospedale “Luigi Curto”. E’ quanto chiedono dal comitato Curo (Comitato Uniti per la Rinascita dell’Ospedale), i sindacalisti Pasquale Addesso, Luigi Pistone, Andrea Annunziata, Giuseppe Monzillo, Raffaele Cammardella, Lucia Lupo, Giuseppe Pistone e Antonio Fiorella.

Chiesta una nuova Risonanza magnetica

Per il nosocomio del Vallo di Diano era prevista la sostituzione di Tac e Tomografi a Risonanza Magnetica. La prima è arrivata nei mesi scorsi, della seconda nessuna notizia nonostante la richiesta di sostituzione.

“Il sistema dell’Accordo Quadro effettuato da Consip potrebbe consentire, se fosse esteso con urgenza anche al Presidio in argomento, un’istallazione dell’apparecchiatura ragionevolmente entro la fine del 2019. Chiediamo, dunque, a codesta Direzione Commissariale di autorizzare prontamente l’adesione al preliminare di fornitura ed agli atti conseguenti”, fanno sapere dal Comitato.

I motivi della richiesta di una nuova risonanza si basano “sulla vetustà dell’apparecchiatura, sulle scarse performance, solo 0.25 (TESLA), sulla scarsissima presenza di tali apparecchiature sul territorio, ma soprattutto si basano sulla nuova rimodulazione dell’emanando Piano Ospedaliero Regionale che configura il P.O. di Polla quale DEA di I livello”, spiegano i sindacalisti.

Fondi per l’edilizia

Ma l’adeguamento delle apparecchiature non è l’unica richiesta. Di recente, infatti, l’ospedale di Polla è stato escluso dai finanziamenti per l’edilizia (leggi qui). “Auspichiamo un tempestivo aggiornamento dei progetti relativi alle Strutture Sanitarie del Vallo di Diano per l’inserimento nella IV fase, in cui sono previsti € 136.448.596,00 per la realizzazione delle opere relative alla Realizzazione dell’ampliamento e della ristrutturazione del Presidio Ospedaliero di Polla, e della Realizzazione della UCCP e AFT e dell’Ospedale di Comunità nella Struttura di Sant’Arsenio, con progetti esecutivi, risalenti alla ex ASL SA/3”, fanno sapere dal Comitato che invoca un incontro con i vertici dell’Asl Salerno.

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