Vincenzo Capuano raddoppia e porta con sé tutto il buono del Cilento

Bruno Sodano

Secondo la guida 50 top pizza è stato il pizzaiolo social nel 2018 e se tanto mi da tanto i suoi successi mediatici sono solo il frutto di un lavoro serio, determinato e di qualità. Così si presenta ai miei occhi Vincenzo Capuano, giovane pizzaiolo campano. Tanti sono i suoi riconoscimenti e la sua arguta maestria si mostra stabile al commensale già dalla prima portata a tavola.

I fritti non lasciano dubbi agli amanti del genere. Da provare i crocchè con la panatura di pane panko e mandorle. Croccante, asciutta e di buona qualità. Stesso discorso vale per la frittatina salsiccia e friarielli che compare spavalda sulle tavole più di nicchia delle nuove generazioni di pizzaioli con frittura originale e mai scontata.

Non poteva mancare il tocco cilentano che a pioggia cade come una soffice neve sulle montanarine ricche di pomodorini gialli semidry dell’azienda Carbone ed il lardo di mangalica.

Le pizze sono molto buone con un impasto ben idratato. Attualmente il disco pasta viene impastato con la farina nuvola, ultima nata in casa Caputo, che garantisce un gusto molto affidabile e deciso. Il risultato è una buona evoluzione di quella che è la vera pizza napoletana in un contesto moderno e ben studiato.

La verticale di formaggi è ricca di gusto e, in uscita, trova tante buone scaglie di cacioricotta del Cilento.

Anche sulla Mausoleo di Alicarnasso troviamo il Cilento che si mostra attraverso i carciofi di Pertosa. Questa è appartenente alle 7 meraviglie di Capuano e sono servite tutte con olio EVO del Cilento cantina Barone.

Personale di sala molto sorridente e gentile. Buona attenzione rivolta al beverage con una carta esaustiva e varia. Sicuramente la sua posizione è invidiabile in quanto a due passi si può visitare il bellissimo santuario di Pompei. Anche questa pizzeria rientra come tappa obbligata per chi cerca buoni prodotti cilentani, fuori dal Cilento.

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