Agropoli,”Il tesoro dei rom”: furti nelle gioiellerie e nelle auto

Redazione Infocilento

AGROPOLI. Emergono ulteriori dettagli dopo l’operazione “Il Faro” compiuta dai carabinieri della compagnia di Agropoli, guidati dal capitano Francesco Manna, e dagli uomini del Ros. Il blitz ha coinvolto 25 soggetti del locale gruppo rom.

Si trattava di persone ben organizzate e radicate sul territorio che riuscivano a mantenere il proprio tenore di vita grazie ai furti nelle gioiellerie, ma non solo. Oro è stato ritrovato nelle loro abitazioni, nascosto dietro battiscopa, nei cassonetti delle tapparelle o in intercapedini.

Proprio sul modus operandi emergono ulteriori dettagli grazie alle investigazioni dei carabinieri e della Procura, ma anche alle dichiarazioni di due “pentiti” ascoltati dal Gip del Tribunale di Salerno Gennaro Mastrangelo.

Il duo Marotta – Cesarulo sceglieva le coppie di donne che dovevano agire, fittava delle auto presso un’agenzia di Agropoli, individuava autisti pagati alla giornata e si partiva. Le donne sapevano come agire: una distraeva il gioielliere, l’altra nascondeva l’oro, spesso nel reggiseno. Per festeggiare un colpo andato a segno si festeggiava al ristorante.

Ma i furti non erano solo nelle gioiellerie. L’attività criminale era indirizzata anche al furto (con scasso) di borse all’interno di veicoli in sosta per impossessarsi di eventuali carte di credito da utilizzare illecitamente per fare cassa. E in questo si servivano della collaborazione di altre persone appartenenti al gruppo familiare, specializzati in tale tipo di attività. Nei comuni costieri del Cilento sono centinaia i furti registrati negli ultimi anni. Attraverso i pos, già a disposizione del gruppo e grazie all’appoggio delle transazioni elettroniche su conti correnti messi a disposizione da soggetti compiacenti, riuscivano a monetizzare somme in contanti.

Questa mattina i primi interrogatori per gli otto finiti in carcere: Anna Cerasulo; Antonio Dolce; Donato, Fiore, Silvana e Vito Marotta; Anna Petrilli ed Enzo Cerasulo. Toccherà poi a quanti sono agli arresti domiciliari (Inna Akimova; Antonio Del Giudice; Gerardo, Isabella e Silvana Marotta; Carmine Cerasulo, Isabella Petrillo) ed infine a quelli all’obbligo di dimora.

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