Chiusura punti nascita di Polla e Sapri, De Luca: “troppa ammuina”

Redazione Infocilento

“La Regione ha difeso fino in fondo i nostri ospedali che erano stati allegramente chiusi dalla precedente programmazione”. Inizia così l’intervento del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in merito alla questione della chiusura dei punti nascita di Polla e Sapri. Dopo aver ribadito il ruolo avuto dal Governo di Palazzo Santa Lucia, De Luca fa chiarezza sul caso dei nosocomi del Cilento e Vallo di Diano: “Il 21 maggio di quest’anno abbiamo inviato al Governo la nostra programmazione rispetto al piano ospedaliero con richiesta di deroga anche per gli ospedali di Sapri e Polla. La risposta che ci è arrivata dal Governo grillino-leghista è stata negativa”.

“Ho visto qualche ammuina di troppo – ha proseguito il Governatore – Il problema dei punti nascita è delicato. Ho rimandato la richiesta di deroga e avremo nelle prossime settimane un confronto con i vertici sanitari. I loro pareri sono vincolanti”. Poi ha voluto fare una precisazione: “Se i punti nascita non garantiscono livelli adeguati muoiono bambini e mamme. Se facciamo un parto a settimana non garantiamo sicurezza. Inutile fare i comitati. Si riapre se vi sono le condizioni di sicurezza”.

Le parole di De Luca non hanno mancato di suscitare polemiche. A replicare è Giampiero Nuzzo, vicesindaco di Caselle in Pittari e responsabile di Forza Italia dei rapporti con il Parco, che non è rimasto in silenzio dinanzi al tentativo di “scaricare la responsabilità sul Governo. “Al di là delle colorite quanto monotone dichiarazioni del governatore della Campania, l’unica cosa certa è che, a tutt’oggi , il punto nascita dei nostri ospedali risulta chiuso. Lo stesso presidente, ha poi annunciato che è stata inoltrata al governo una nuova deroga. Se questa nuova deroga verrà accettata , quali le conclusioni? O che la prima deroga chiesta dalla Regione non sia stata sufficientemente convincente solo per Sapri e Polla o che il governo non abbia attenzionato i nostri territori in prima istanza, pur avendo da noi fatto il pieno di voti”, dice Nuzzo.

Comunque nel caso”, auspicabile, che venga data una nuova proroga, si verificherà ciò che ho dichiarato nelle interviste a tv locali e nel mio intervento nell’assemblea pubblica . E cioè si passerà dalle reciproche accuse tra regione e governo su chi è stato responsabile della chiusura dei suddetti servizi a chi invece ha diritto alla medaglia per averli infine salvati. E così , un sacrosanto diritto per un’area disagiata viene di nuovo fatto passare per l’ennesima elemosina elargita”. “Caro governatore, il popolo Cilentano continuerà a fare ammuina per rivendicare i propri diritti, con la testa alta e senza cappello in mano”, ha concluso il vicesindaco di Caselle in Pittari.

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