Sanza: la tradizione della Transumanza

Antonio Citera

Nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, ogni anno, ai primi raggi caldi del sole di primavera e al tramontare del caldo estivo, avviene la Transumanza.

Dalla stalla alla montagna e viceversa, la Transumanza ha attraversato i secoli e i millenni e costituito un elemento fondante della tradizione e della cultura del territorio.

Mandrie di mucche che attraverso antichi e collaudati sentieri, si spostano per raggiungere il luogo prescelto.

Un suono assordante di campanacci, una melodia per i mandriani che accompagnano, devoti e attenti, la carovana che lentamente attraversa i luoghi: pianure, centro abitato, colline e montagne.

Uno spettacolo all’occhio, di chi casualmente ha la fortuna di osservarlo.

Una tradizione che ha forgiato un territorio e creato un paesaggio unico, fatto di tratturi e sterrati calcati da uomini, con i loro fedeli cani, mucche e anche da lupi, in un costante scambio di sguardi, ora feroce, ora pacifico.

Un’ impresa di millenaria fattura che ha segnato la storia e la cultura,
una consuetidine che vive e continuerà a farlo nella grazia e nella bellezza incontaminata che l’accompagna da sempre.

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