Nave Inglese della Prima Guerra Mondiale, rinvenuta nei fondali di Casal Velino

Chiara Esposito

Lo scorso agosto, in seguito a segnalazioni pervenute dai pescatori locali, dopo tre anni di ricerche, documentazioni storiche, nonché adeguata preparazione tecnica, il relitto scoperto dal pollichese Guglielmo Mazziotti e Pietro Cacciabue, esplorato dal team Giò Sub, composto da Andrea Bada, Luca Parodi e Ivano Predari, ha conosciuto una nuova luce.

Il ritrovamento della Nave, che ha visto l’intera squadra impegnata in un’immersione di ben 6 ore, è il frutto di un’esplorazione abissale che ha toccato i 170 metri di profondità, e che ha goduto del supporto logistico ed assistenziale del centro immersioni Elea Sub di Casal Velino, di cui Stefano Antolini, Gabriele Baratta e Alessandro Franco.

Inizialmente si era creduto che, il relitto addormentato giù nel fondale, fosse un cargo militare americano della Seconda Guerra Mondiale che nel 1943 avesse attraversato il tratto di mare tra Acciaroli e Palinuro. Oggi invece ogni dubbio sembra essere stato fugato, grazie alle testimonianze raccolte tra gli esperti militari e storici nazionali e Mauro Pazzi, si è potuta scrivere una nuova pagina di storia. Si tratta di un piroscafo britannico affondato dai tedeschi nella Prima Guerra Mondiale.

La SS Umaria di 5.317 tonnellate di stazza lorda, e di proprietà della British Steam India Navigation Co. Ltd. (BISN), venne costruita nel 1914 nei Cantieri A. Stephen & Sons Ltd. di Glasgow. Il 25 maggio del 1917, di ritorno da Calcutta e diretta verso casa in Inghilterra, con a bordo un carico merci, venne affondata a colpi di siruli dal sottomarino tedesco U-65, comandato dal tenente Hermann von Fischel. La vicenda dell’Umaria è una vera e propria tragedia di guerra nella quale furono coinvolte 8 persone. Tre di loro, il capo macchinista, il secondo ufficiale e un allievo vennero fatti prigionieri, gli altri cinque, tra cui quattro passeggeri e un sottoufficiale di macchina, persero la vita.

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