Carcere Sala Consilina: la speranza di riapertura appesa a un filo

Erminio Cioffi

Nonostante la disponibilità della Banca Monte Pruno a mettere sul piatto un finanziamento a tasso zero di 220mila euro e ad accollarsi la metà delle spese di gestione, si riducono al lumicino le speranze di poter avere la riapertura del Sala Consilina. L’Amministrazione Comunale, l’Ordine degli Avvocati di Lagonegro ed il senatore del Movimento 5 Stelle Franco Castiello sono pronti a dare battaglia per fare in modo che il Ministro della Giustizia non assecondi il parere dei funzionari del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria firmando un decreto di soppressione del carcere. E’ questo in sintesi quanto emerso oggi nel corso della conferenza stampa che si è svolta presso l’aula consiliare del palazzo del Comune con la partecipazione del sindaco Francesco Cavallone e del senatore Castiello che hanno raccontato quanto accaduto nel corso dell’ultima riunione della conferenza dei servizi convocata a Roma dal DAP per decidere sulle sorti del carcere di via Gioberti. “A Roma i burocrati del Ministero della Giustizia – ha detto il primo cittadino Cavallone – sono convinti che a Sala Consilina ci siano degli idioti. La conferenza dei servizi è stata una presa in giro perché per il DAP, a prescindere, il carcere deve essere chiuso ed hanno trovato una serie di pretesti, illogici e frutto di ignoranza o malafede, per poter respingere ogni nostra proposta”. Il senatore Castiello ha annunciato invece che nei prossimi giorni presenterà una interpellanza al Ministro della Giustizia “perché si faccia luce – ha dichiarato – sul comportamento becero dei funzionari del DAP e inoltre ci muoveremo affinchè il Consiglio di Stato capisca che il contraddittorio che loro avevano imposto con una sentenza è stato soltanto una presa in giro”.

Condividi questo articolo
Exit mobile version