Agropoli, Serra: “Ecco perché ho proposto un gemellaggio tra le città dello sbarco

Redazione Infocilento
Operazione Avalanche

AGROPOLI. Il ricordo dello sbarco alleato avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale è sempre stato “fagocitato” da Capaccio Paestum. Eppure fu anche la città di Agropoli ad avere un ruolo strategico in quella missione delle forze anglo-americane: qui, infatti, fu istituito il primo governo alleato dei territori occupati e qui iniziò la stampa della prima moneta. Da queste premesse parte la proposta del vicesindaco agropolese Elvira Serra di promuovere un gemellaggio con altre città dello Sbarco, ovvero Anzio ed Augusta e di intraprendere ulteriori iniziative per valorizzare quell’evento storico.

“Durante la Seconda Guerra Mondiale – spiega Serra – la nostra città divenne la prima sede in Italia del Governo Militare Alleato dei Territori Occupati e le forze anglo-americane iniziarono a stampare, presso la Tipografia Guariglia, le AM Lire (Allied Military Currency), moneta ufficiale utilizzata nei territori italiani occupati. Il dottore Raffaele Carola, mio primario cardiologo, erede di una famosa famiglia di ristoratori agropolesi, mi raccontava come da bambino giocasse tra le gambe del Generale Clarke, mentre con il suo comando faceva la storia di Agropoli e dell’Italia intera. Credo che sia fondamentale conoscere la nostra storia, come Agropoli e il Cilento abbiano vissuto quei giorni che avrebbero cambiato la storia del mondo”.

Ad oggi, infatti, Agropoli non viene ricordata come città dello sbarco eppure “le testimonianze fotografiche e i racconti di chi c’era ci dicono che noi eravamo in prima linea”. Di qui, oltre alla proposta di un gemellaggio, l’idea di costituire un museo dello sbarco

“Ricordare sempre quello che siamo stati per non fare gli stessi errori nel futuro. Abbiamo questo dovere noi tutti, insieme”, ha concluso il vicesindaco di Agropoli Elvira Serra.

Condividi questo articolo
Exit mobile version