Cilento e Vallo di Diano, strade colabrodo: oltre sessanta arterie interessate da frane e smottamenti

Carmela Santi

Decine di frane, oltre sessanta, altrettanti smottamenti e casi di caduta massi. Il dissesto idrogeologico nel Cilento rischia di isolare intere comunità. A soffrire sono soprattutto i centri dell’entroterra, ma la situazione non cambia di molto lungo la costa. Un caso per tutti, la frana di Rizzico. Sono quarant’anni che il manto stradale cede. Praticamente è arrivato all’altezza del mare. Chilometri e chilometri di arterie provinciali su cui si viaggia su una corsia, o addirittura strade chiuse per smottamenti, ma su cui spesso si viaggia comunque perchè gli automobilisti, in mancanza di alternative, ignorano i divieti.

Gli enti competenti sono a lavoro, nell’ufficio settore viabilità della Provincia di Salerno, sul tavolo del responsabile, Domenico Ranesi c’è un lungo elenco di strade su cui intervenire. Un elenco – trasmesso anche al Ministero – difficile da ridurre. Non si fa in tempo ad intervenire a Gioi che a San Mauro Cilento dopo l’ultimo temporale si registra l’ennesimo smottamento. Un calvario per chi quotidianamente deve usufruire delle strade cilentane per recarsi a lavoro, per andare a scuola o raggiungere gli ospedali. Una ferita profonda per un territorio a forte vocazione turistica che mira a diventare meta di vacanzieri amanti del mare ma anche delle bellezze paesaggistiche dell’entroterra. Sulla stessa Cilentana, la principale strada di collegamento del territorio a sud di Salerno, ci sono diversi smottamenti. Quelli più evidenti nei tratti che attraversano i comuni di Centola e Montano Antilia. Per quest’ultimo all’altezza dello svincolo di Massicelle sono stati già appaltati lavori per 400mila euro. Dovrebbero partire a breve. Resta chiusa per frana la provinciale 430A alternativa alla Cilentana nel tratto Agropoli-Torchiara. Restando ad Agropoli difficoltà per caduta massi si registrano anche lungo la provinciale 184 all’altezza di Trentova. La strada è chiusa da due anni. Cedimenti anche sulla Sp 15 nei comuni di Castellabate e Pollica. La Via del Mare da Agropoli a Santa Maria di Castellabate che all’altezza di Ripe Rosse è stata riaperta da poco dopo anni di attesa. In parte l’asfalto è stato sistemato ma inizia già a presentare nuovi problemi, in più tratti tende a cedere.

«Abbiamo la situazione ben chiara – spiega Ranesi – attraverso monitoraggi, indagini e sopralluoghi effettuati dal servizio geologico del settore viabilità e trasporti della Provincia siamo consapevoli di tutte le emergenze. Stiamo lavorando su tutte le frane. Per alcune stiamo progettando i lavori, su altre stiamo eseguendo già gli interventi. Facciamo prevenzione e pulizia in accordo con le comunità montane». Attualmente, la Provincia ha in corso lavori per quattro milioni per la risoluzione delle frane e per altri 3,5 milioni di manutenzioni. Sono terminati i lavori sulle frane a Roccadaspide (400mila euro), Pollica (250mila) e Torraca (300mila), altre opere sono in corso a Centola e Teggiano (500mila euro ciascuna). Altri interventi per 12 milioni di euro stanno per partire per realizzare nuove strade, tra cui l’atteso completamento della Fondovalle Calore.

Un mare di soldi per tamponare un’emergenza che non si arresta mai. E che a volte la burocrazia rende eterna. Caso emblematico la frana sulla Sp12 ad Aquara, quella balzata agli onori della cronaca nazionale per il grosso masso rimasto al centro della carreggiata per oltre un anno. Il masso da qualche mese è stato rimosso ma la strada resta chiusa perché ancora vanno effettuati interventi per mettere in sicurezza il costone roccioso.
È stata invece riaperta e restituita alla comunità locale la Sp 66, meglio conosciuta come strada del Ciglioto a Camerota. Attende lavori di messa in sicurezza la strada ex SS562 a Marina di Camerota lungo il cui tragitto sono presenti preoccupanti smottamenti, nel lato mare, a causa delle violente mareggiate. Frane anche sulla Sp77 a Casal Velino e sulla Sp269 ad Ascea. È stata da poco ripristinata invece la Sp18 che collega i comuni di Rofrano e Sanza, ma la strada necessita già di ulteriori interventi. Criticità, non poche, anche nel Golfo di Policastro. Tra i casi più preoccupanti la frana presente sulla Sp54 tra Tortorella e Morigerati. Ormai da diversi anni lungo l’arteria si verificano crolli di massi. Altre frane si registrano sulla Sp110 ad Ispani e sull’ex SS104 nel comune di Sapri. Resta anche il movimento franoso sulla Sp19 a Roccagloriosa e sulla Sp269 all’altezza di Centola. Da tempo attendono interventi di riqualificazione gli utenti dell’ex SS44 nel tratto da San Mauro La Bruca a Centola. La strada è aperta ma piena di insidie.

Condividi questo articolo
Exit mobile version