Agropoli: dopo le morti di Emilio e Agostino si torna a chiedere la riapertura dell’ospedale

Redazione Infocilento

AGROPOLI. Nel giorni del lutto per la morte di Agostino Chioccini si torna a discutere dell’ospedale civile di Agropoli. Una questione mai chiusa ma tornata con forza nel dibattito cittadino dopo un altro tragico decesso, quello del 33enne Emilio Secci. In occasione dell’incidente sulla SP184 in cui ha perso la vita il giovane, è dovuta intervenire un’ambulanza del Saut di Santa Maria di Castellabate non essendo disponibili altre ambulanze. A sottolineare il caso Giovanni Basile, coordinatore della Lega e promotore del comitato Pro Ospedale.

“L’altro giorno per un tragico incidente era necessaria urgentemente una ambulanza. Agropoli non aveva ambulanze disponibili. Una a Santa Maria di Castellabate era impegnata in un intervento. Si poteva optare per farla venire da Battipaglia. Meno male che l’equipaggio dell’ambulanza di Santa Maria ha optato per intervenire su Agropoli. Eroicamente hanno raggiunto Agropoli in soli 16 minuti”, racconta l’esponente leghista. “Non si poteva fare nulla, purtroppo, in quell’intervento emergenziale, ma mi domando: ci meritiamo questa risposta sanitaria? Un elicottero a terra ed una ambulanza che arriva dopo 30 minuti?”. Queste le domande che Basile si pone.

Di qui l’appello alle istituzioni, il Sindaco Adamo Coppola e il capostaff del Presidente De Luca, Franco Alfieri “ad intraprendere un’azione di protesta forte. Sono disponibile a qualsiasi cosa – dice – Se la protesta viene fatta in maniera seria non ho problemi a combattere fianco a fianco ad i miei avversari politici”.

“Sindaco Coppola tramuti le sue belle parole in realtà”, chiosa Basile.

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