Laurito: la minoranza propone l’intitolazione di uno spazio pubblico ad Angelo Vassallo

Ernesto Rocco
Angelo Vassallo

LAURITO. Uno spazio pubblico dedicato al compianto sindaco di Pollica, Angelo Vassallo. La richiesta arriva dal gruppo consiliare di minoranza ed è diretta al sindaco di Laurito Vincenzo Speranza affinché convochi un consiglio comunale per discutere della proposta.

“Riteniamo, come consiglieri comunali, di assumere l’iniziativa su questo argomento – spiegano Claudio La Porta, Raffaele Lia e Domenico Romanelli – abbiamo avvertito questa necessità, come dovere di cilentani nei confronti di un sindaco che ormai è entrato nella memoria storia del Cilento”.

“Su argomenti di importanza morale – aggiungono – riteniamo che vi sia il concorso di tutte le componenti politiche presenti in Consiglio”.

Lo spazio che dovrebbe essere intitolato ad Angelo Vassallo è il Largo Ortola. Questa la motivazione che i consiglieri ritengono abbia consigliato di assumere l’iniziativa:

Angelo Vassallo era un cilentano, un cilentano che amava la sua terra e ne elogiava la meravigliosa bellezza; Angelo aveva scelto di fare il pescatore perché innamorato del mare e della sua vita; Angelo era un amante del bello, vocato alla protezione di ciò che abbiamo di più caro: l’ambiente che ci circonda. Angelo ha riversato questi suoi amori nella politica perché solo attraverso la politica poteva realizzare il suo sogno: diffondere la cultura del rispetto nei confronti del mondo in cui viviamo. Eletto Sindaco di Pollica nel 1995, Comune che ha iniziato ad amministrare quando era in dissesto economico-finanziario, Angelo profuse tutto il suo impegno per farlo diventare, come usava ripetere, l’ombelico del mondo. Lo trasformò al punto da farlo diventare un modello di efficienza amministrativa. Il Sindaco Vassallo aprì i suoi orizzonti politici oltre il campanile dei suo territorio, al di qua e al di là delI’Alento, a tutto ii territorio del Parco Nazionale dei Cilento del Vallo del vallo di Diano e dei Monti Alburni. Angelo Vassallo aveva compreso che soltanto attraverso la storica vocazione dell’architettura territoriale era possibile portare all’attenzione del mondo il prestigio di un territorio cresciuto all’ombra della cultura eleatica. La sua visione di territorio, protetto e tutelato, sembrava un miraggio per la comune politica. Al contrario Angelo ha posto al centro della sua visione questi concetti che vedeva come unico viatico per tenere lontana la speculazione e gli abusi. Dove esistono le regole ambientali e si rispettano, non vi è spazio per bi furbi e per la delinquenza. La battaglia per tutelare il giglio di mare, oggi simbolo del nostro territorio. I suoi contatti con Ancel Keys furono utili a promuovere la dieta mediterranea a tutti i livelli fino a consentirne il riconoscimento dall’UNESCO come bene protetto e inserito nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità nel 2010. Oggi, per suo merito, se ne parla e si studia in tutto il mondo. La sua politica è giunta lì dove neppure la scienza era arrivata. Il 5 settembre 2010 una mano feroce, decise di sottrarlo alla sua terra. Il Cilento in questi otto anni è rimasto sospeso nell’attesa divenire a conoscenza dell’autore e dei motivi di così efferato delitto. In questi otto anni sono state intraprese numerose iniziative per tenere sempre accesa la fiaccola della giustizia e non sono mancati i segnali di riconoscimento in buona parte d’Italia con l’intitolazione ad Angelo di luoghi e di beni in suo onore e merito. Si è aperto nel Paese un grande dibattito sulla figura del Sindaco pescatore che ha toccato i temi a lui più cari come la buona politica, il rispetto ambientale e la legalità. Anche alla luce degli ultimi risvolti nelle indagini e del possibile coinvolgimento di uomini dello Stato nella vicenda, si fa ancora più pressante la necessità di favorire il dibattito sulla figura del Sindaco pescatore e mantenere viva l’attenzione dell’opinione pubbiica anche per non isolare coloro che fino ad oggi si sono battuti strenuamente alla ricerca della verità. Noi abbiamo il dovere di ricordare Angelo e i sui valori. Quei valori che ancora esistono in ogni angolo del nostro territorio e che troppo spesso dimentichiamo o trascuriamo. Uno di questi angoli e largo Ortol”, uno dei luoghi più belli del comune di Laurito. Dall’Ortola si domina la valle del Mingardo e da qui parte uno degli accessi “al Fulgenti”, la montagna che custodisce il nostro borgo. Da questo luogo si entra nella storia del nostro territorio. Probabilmente “l’Ortola” era un punto di passaggio per coloro che, risalendo il fiume, utilizzavano questo valico per accedere al Vallo di Diano. L’Ortola è uno snodo, un collegamento, un connettore, esattamente quello che deve ancora essere Angelo per il Cilento. Ci piacerebbe che questo luogo prendesse il nome di Angelo: “Largo Angelo Vassallo”. Sarebbe bello che in questo luogo venissero citate e ricordate le battaglie di Angelo per l’ambiente e la legalità. Sarebbe bello che questo luogo divenisse un monito per noi e per le future generazioni sullo stare insieme e sul combattere sotto l’unica bandiera del Cilento. Chiediamo che il Consiglio comunale approvi la proposta di dedicare ed intitolare ad Angelo Vassallo il largo conosciuto come “l’Ortola” (o un luogo alternativo che il Consiglio vorrà indicare), con la richiesta di dare mandato al Sindaco di disporre la data e l’organizzazione per la cerimonia. Chiediamo altresì di informare ed invitare alla cerimonia la famiglia ed il Presidente della “Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore”.

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