VIDEO| Un anno fa l’incendio che devastò il Cilento

Redazione Infocilento

E’ passato un anno da quando tra il 16 e il 17 luglio 2017 le fiamme devastarono il Cilento tra Agropoli, Prignano Cilento, Torchiara e Laureana Cilento. Un evento catastrofico, forse il più vasto incendio che si sia registrato in queste zone. In meno di 24 ore ore andarono in fumo non solo sterpaglie e macchia mediterranea, ma boschi di alberi secolari e piantagioni, in particolare uliveti. Anche alcune abitazioni rimasero danneggiate, centinaia di persone furono evacuate e le loro case rimasero ostaggio del fuoco.

Il bilancio

Il bilancio risultò drammatico: il fuoco in 17 ore, ha percorso una superficie di 506 ettari. Tale estensione è da considerarsi eccezionale se rapportata agli incendi verificatisi negli ultimi anni sul territorio della provincia di Salerno. Si è trattato dunque di un evento che non ha precedenti e che ha mostrato tutti i limiti della macchina organizzativa dei soccorsi, con pochi uomini e mezzi.

La dinamica

Difficile fronteggiare contemporaneamente il vasto incendio di Collina San Marco, ad Agropoli, originatosi dal basso e poi risalito fino alle aree residenziali e quello sviluppatosi intorno le 21 del 16 luglio lungo una scarpata della Cilentana, tra gli svincoli Agropoli Sud e Prignano Cilento. Qui, nonostante l’allarme, nessuno è intervenuto se non alcuni volontari. Soltanto la mattina successiva gli operai della Comunità Montana Alento Monte Stella di Laureana Cilento, sono stati allertati. Sono proprio loro a rendersi conto che con gli esigui mezzi a disposizione era impossibile intervenire. Di qui l’allarme al DOS (Direttore Operazioni Spegnimento) per chiedere un intervento aereo. Ma tutte le attenzioni erano su Agropoli dove in azione vi erano vigili del fuoco, protezione civile e volontari con l’ausilio di mezzi da terra e aerei. A Torchiara si interverrà soltanto nel tardo pomeriggio quando ormai il territorio comunale era invaso dalle fiamme. Di li a poco il fuoco raggiungerà anche Laureana Cilento, da un lato, e Prignano Cilento, dall’altro. Nonostante i soccorsi il territorio era ormai stato devastato.

Dopo l’incendio

Apocalittico lo scenario all’indomani dell’incendio. Mentre ad Agropoli si rientrava tra mille disagi nelle case, nei comuni dell’entroterra intere coltivazioni e boschi risultavano distrutti. Le denunce contro ignoti presentate alla Procura della Repubblica rischiano di terminare con l’archiviazione, già richiesta. Per proprietari e conduttori di terreni oltre al danno la beffa, nessun aiuto da parte della giustizia, né dalle istituzioni.

Ad un anno di distanza il territorio porta ancora le ferite di quel disastro ma ciò che è peggio è che la situazione poco è cambiata. Nonostante le ordinanze di pulizia dei terreni da parte dei sindaci, pochi le rispettano. Il rischio incendi è diminuito, ma solo perché resta ben poco da bruciare.

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