Centola entra a far parte del circuito Città del Vino

Luisa Monaco
Vino

Il Comune di Centola entra a far parte delle Città del Vino. Si tratta di un’associazione nata nel 1987 da 39 sindaci riuniti a Siena. Fondatori i Comuni di Alba, Asti, Barbaresco, Barile, Barolo, Buonconvento, Canale, Carema, Carmignano, Castagneto Carducci, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Diano d’Alba, Dogliani, Dozza, Firenze, Frascati, Gaiole in Chianti, Gattinara, Greve in Chianti, Jesi, La Morra, Marino, Melissa, Monforte, Montalcino, Montecarotto, Montefalco, Montescudaio, Neive, Nizza Monferrato, Ovada, Pramaggiore, Radda in Chianti, Rufina, San Severo, Siena, Treiso d’Alba e Zagarolo. Si tratta di città, piccolo o grandi, da nord a sud, già note nel firmamento enologico o ancora in ombra. Da allora il numero di componenti è esponenzialmente cresciuto ed oggi anche Centola vi entra a far parte, in rappresentanza del Cilento.

L’obiettivo dell’Associazione è quello di aiutare i Comuni (con il diretto coinvolgimento di Ci.Vin srl, sua società di servizi) a sviluppare intorno al vino, ai prodotti locali ed enogastronomici, tutte quelle attività e quei progetti che permettono una migliore qualità della vita, uno sviluppo sostenibile, più opportunità di lavoro. Un esempio concreto è l’impegno per lo sviluppo del turismo del vino, che coniuga qualità dei paesaggi e ambienti ben conservati, qualità del vino e dei prodotti tipici, qualità dell’offerta diffusa nel territorio ad opera delle cantine e degli operatori del settore. Il turismo rurale nelle Città del Vino è in crescita costante. Con oltre 3 miliardi di euro di fatturato stimati e circa 5 milioni di enoturisti (secondo i rapporti annuali dell’Osservatorio sul turismo del vino), l’enoturismo si pone al centro delle politiche di crescita locale. È questa una forma di turismo di esperienza che privilegia la sostenibilità, l’incontro con il territorio, e la conoscenza diretta dei suoi protagonisti: i vignaioli e la gente che qui lavora e vive.

In questo modo Centola punta a promuovere le produzioni locali ma anche a rilanciare un particolare settore turistico in un territorio che ha già questa vocazione seppur ristretta principalmente all’ambito balneare.

Il comune cilentano è l’unico del comprensorio a rientrare nelle Città del Vino e l’unico anche a sud di Salerno. In tutta la provincia fanno parte dell’associazione soltanto 5 Enti: Furore, Ravello, Maiori, Tramonti e la Comunità Montana dei Monti Lattari.

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