Trentinara: approvato il Patto per l’attuazione della sicurezza urbana

Antonella Capozzoli
Telecamere videosorveglianza

Trentinara. Novità in vista in materia di sicurezza e tutela del cittadino.

Il sindaco di Trentinara, Rosario Carione, ha approvato lo schema del Patto per l’attuazione della sicurezza urbana – da siglare con la Prefettura di Salerno – con l’obiettivo di smantellare e depotenziare qualunque aziona criminosa e potenzialmente pericolosa per i cittadini.

Il decreto legge del 20 febbraio 2017, convertito con modificazioni dalla 18 aprile 2017, relativo alle “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza della città”, autorizza una spesa complessiva di ben 37 milioni di euro, sulla base di fondi nazionali, per il triennio 2017- 2019 per la realizzazione di sistemi di videosorveglianza nelle zone interessate all’intervento; l’accesso a tale finanziamento, però, ha come subordinazione la sottoscrizione di un Patto che, per garantire la piena riuscita del progetto, prevede una pianificazione strategica e mirata degli strumenti di sorveglianza e monitoraggio.

Il Comune di Trentinara, nel rispetto nelle norme previste dallo schema, ha manifestato la volontà di prevenire e contrastare gli episodi di illegalità presenti sul territorio – in special modo nel periodo estivo – indicando, specificamente, i siti che, più degli altri, dovranno essere provvisti di sistemi di videosorveglianza: aree a vocazione turistica, plessi istituzionali e scolastici, locali notturni, oltre che insediamenti di stranieri senza fissa dimora e zone interessate da abusivismo commerciale.

Il progetto, ammesso a finanziamento, dovrà essere reso esecutivo entro 120 giorni dalla data di formale comunicazione; si procederà, poi, ad erogare: il 20% con l’approvazione del contratto d’appalto;
il 40% alla consegna dei lavori, ovvero all’avvio dell’esecuzione;  il 30% alla presentazione dello stato finale dei lavori, ovvero delle forniture; il 10% al collaudo dei lavori, ovvero della verifica di conformità. Il mancato rispetto dei tempi previsti per l’esecuzione degli interventi, in mancanza di una valida motivazione, comporta la revoca del finanziamento, con la conseguente restituzione delle somme già erogate.

 

 

 

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