Aereo scomparso in Cilento: sei giorni di ricerche, speranze ridotte ad un lumicino

Redazione Infocilento

Sei giorni di ricerca, via terra e via mare. Impegnate le forze dell’ordine, carabinieri e polizia, i vigili del fuoco, la guarda costiera, i gruppi speleologici e squadre di volontari della protezione civile. Dell’aereo ultraleggero scomparso domenica sera nel Cilento non si ha alcuna notizia.

Il mare del Cilento è ispezionato di notte e di giorno, ma ormai la speranza di trovare in vita Giuseppe De Maggio, 56enne di Messina e Rossella Gimigliano, 53enne di Catanzaro, sono ridotte ad un lumicino. Giovedì un rottame dell’aereo è stato rinvenuto a largo di Acciaroli dagli uomini della Capitaneria di Porto. Inizialmente si era pensato si trattasse dell’intero velivolo e che a bordo vi fossero anche i due dispersi.Così non era.

La parte dell’aereo è stata recuperata e portata al porto di Acciaroli. Si tratta di uno dei pattini di atterraggio del velivolo: le prima analisi avrebbero confermato che l’impatto con l’acqua è avvenuto correttamente seppur violentemente. Sempre giovedì è stato appurato che domenica i cellulari dei passeggeri avevano agganciato le celle telefoniche prima di Salento e poi di Castellabate. Da lì nessun’altra notizia. Ciò confermerebbe la tesi dell’inabissamento dell’aereo, come avevano testimoniato anche delle turiste inglesi che avevano visto l’ultraleggero finire in mare a largo di Punta Licosa. 

In questo lembo di mare, tra Castellabate e Pollica si concentrano le ricerche. Nelle prossime ore potrebbe essere richiesto anche l’intervento di una nave della Marina Militari con dei sonar.

L’aereo era partito domenica da Castiglione del Lago. Era diretto in Sicilia e avrebbe dovuto far sosta a Nicotera per il rifornimento, ma in Calabria non è mai arrivato. In serata, quindi, è scattato l’allarme. L’ultimo segnale è arrivato mentre l’ultraleggero anfibio modello Savanah, sorvolava Capri.

Condividi questo articolo
Exit mobile version