Ecco il robot che somministra medicine agli anziani: il progetto degli studenti di Sapri

Sara Fiorillo

L’Istituto Leonardo Da Vinci di Sapri ha partecipato al progetto Nao Challenge 2018 con il team “Da Vinci is Nao”, formato da alunni della sede IPSIA.

La Nao Challenge è un concorso annuale organizzato da Scuola di Robotica, in collaborazione con SoftBank, lanciato per la prima volta in Francia nel 2014, e giunto in Italia nel 2015. Il team “Da Vinci is Nao” ha partecipato il 10 marzo alla semifinale di Pozzuoli, arrivando sul podio come secondo classificato e classificandosi per la finale nazionale di Bologna. La manifestazione è dedicata alla robotica umanoide e coinvolge le scuole secondarie di secondo grado. L’obiettivo principale della competizione è di accrescere la consapevolezza degli studenti, motivarli e formarli nell’uso della robotica umanoide con l’ausilio di progetti multi-tecnologici e innovativi.

Le 22 squadre iscritte alla semifinale di Pozzuoli, provenivano da: Campania, Calabria, Molise, Puglia, Lazio. Alla finale nazionale della Nao Challenge 2018, che si è svolta presso L’opificio Golinelli di Bologna il 5 maggio 2018, hanno partecipato 32 squadre, per un totale di 320 ragazzi dai 15 ai 18 anni provenienti da 27 istituti scolastici italiani. Per aumentare la complessità della competizione (che è una delle più grandi al mondo ) ogni anno le prove vengono cambiate proprio per ampliare le potenzialità dei robot umanoidi in diversi settori della realtà quotidiana. L’obiettivo di quest’anno era individuare una soluzione tecnologica innovativa, che potesse essere realmente applicata come supporto alla vita indipendente degli anziani.

Il Team “Da Vinci is Nao” alla Nao Challenge 2018 ha presentato “Farmacia 4.0”,un robot realizzato esclusivamente con materiali riciclati, in grado di muoversi autonomamente in una stanza, per somministrare medicine a persone anziane. In questo modo, Il robot “Farmacia 4.0” si occupa di tutto ricordando automaticamente quale farmaco somministrare e quando farlo,rispettando i vari intervalli.

“La finale di Bologna , si svolge in un ambiente di elevata eccellenza nel campo delle competenze informatiche – spiega il dirigente Corrado Limongi – un ambiente in cui di respira aria di creatività , spirito giovanile applicato alla conoscenza e alla scienza . Qualcosa di veramente straordinario”.

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