Agropoli: incontro con Legambiente. Si lavora per aumentare le percentuali di raccolta differenziata

Sergio Pinto

AGROPOLI. Si è tenuto ieri mattina il previsto incontro tra l’amministrazione comunale, rappresentata da Elvira Serra e Michele Buonomo già presidente di Legambiente e membro del direttivo dell’associazione ambientalista. Riciclo, aumento della percentuale della differenziata ed eventuali strategie per ottenere tale risultato, questi i temi trattati durante il meeting.

Ad intervenire sulla questione differenziata è appunto Buonomo che traccia una linea sull’argomento: «L’incontro di oggi – spiega – ha avuto come tema fondamentale l’ottimizzazione della raccolta differenziata nella nostra regione e soprattutto nella Provincia di Salerno. Abbiamo ottenuto degli ottimi risultati in termini percentuali, molti comuni hanno superato il 65%, alcuni sono arrivati al 75-80%. Ora bisogna lavorare su due aspetti fondamentali: la riduzione dei rifiuti e la prevenzione». «Il tema centrale è ottimizzare la raccolta differenziata, coinvolgendo in primis i veri protagonisti i cittadini – prosegue il rappresentante di Legambiente – loro hanno bisogno di motivazioni, una città più pulita è anche ridurre il costo della tassa sui rifiuti.Non dovremmo parlare più di rifiuti ma di materie prime seconde e ritornare nel ciclo formando la cosiddetta economia circolare».

Buonomo interviene anche sul problema dell’erosione delle coste e dello spiaggiamento della posidonia: «il problema dell’erosione è su larga scala, da un lato è un fenomeno naturale e dall’altro indotto dalle cattive politiche territoriali. Abbiamo assistito all’aggressione sistematica delle coste con opere abusive e legali di edifici in prossimità delle spiagge. La posidonia che è un elemento naturale di contrasto all’erosione scompare per via degli agenti chimici delle singole culture agricole, l’alga muore e spiaggia velocizzando il processo di erosione.Il ritardo o la mancanza di una politica attiva per la salvaguardia della costa sta portando un processo di erosione costante. A questo si può aggiungere quello che è stato un vero e proprio saccheggio della sabbia utilizzata nell’edilizia. Bisogna pensare a quali possano essere le migliori tecnologie per la risoluzione del problema», conclude.

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