Agropoli: omicidio di Marco Borrelli, difesa pronta a ricorrere in appello

Redazione Infocilento

Mrabet Nezar è stato condannato a 30 anni


AGROPOLI. Il caso dell’omicidio di Marco Borrelli potrebbe non essere chiuso. All’indomani della sentenza di condanna a 30 anni dell’italo marocchino Mrabet Nezar, infatti, la difesa è pronta a presentare ricorso. L’avvocato Antonio Mondelli, che aveva scelto per il suo assistito il rito abbreviato, si ritiene solo parzialmente soddisfatto della sentenza dei giudici del Tribunale di Vallo della Lucania. “Siamo soddisfatti per il fatto che non abbia avuto l’ergastolo perché avendo avuto precedenti era possibile, nonostante il rito abbreviato – spiega – ma faremo appello visto che non si è tenuto conto delle attenuanti generiche e della condizione psicologica del mio assistito”. Questi gli aspetti che saranno chiariti in sede di appello.

I fatti risalgono al 6 aprile scorso. Mrabet Nezar  non aveva accettato la separazione dalla sua ex, né che la donna avesse una relazione con il giovane agropolese. I due giovani, parlando, iniziarono a camminare, imboccando la strada parallela al lungomare San Marco. Nei pressi del parco ”Le Ginestre” si consumò l’efferato delitto: il 25enne italo tunisino tirò fuori un coltello e colpì Borrelli con un fendente al collo. I familiari, non vedendolo tornare a casa, fecero scattare l’allarme, preoccupati da alcuni messaggi  inviati dal cellulare di Marco che, nonostante le telefonate, continuò a risultare non raggiungibile.

Si seppe, grazie alle indagini, che, dopo averlo spento, Nezar lo aveva gettato in un cestino sul lungomare, dove venne, poi, ritrovato dai carabinieri. Immediato l’arresto del marocchino da parte dei carabinieri della compagnia di Agropoli.

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