Agropoli, continua la lenta agonia del commercio in centro

Ernesto Rocco

Chiude un’altra attività: sei negozi sfitti in centro, è un record negativo

AGROPOLI. Doveva essere un centro commerciale all’aperto nelle intenzioni degli amministratori, ma del commercio il centro cittadino rischia di diventare solo il cimitero. L’isola pedonale di Agropoli, infatti, è sempre più in crisi. Un altro negozio nei giorni scorsi ha chiuso i battenti ed è record di saracinesche abbassate. Mai dagli anni ’60 ad oggi, quello che una volta era l’ambito centro di Agropoli, un’eldorado commerciale, aveva raggiunto questi livelli. Dei 44 locali presenti tra piazza e corso ben 6 sono sfitti, 5 sono occupati da stranieri con attività identiche e 7 da bar o similari. L’offerta commerciale, insomma, si è ridotta sempre di più e sempre meno sono le attività che rappresentano un richiamo. La situazione diventa ancor più critica se oltre a Piazza Vittorio Veneto e Corso Garibaldi si prendono in considerazione via Patella, via Mazzini; peggio ancora i vicoli adiacenti.

In pochi raggiungono il centro di Agropoli per lo shopping: non ci sono attrattive, la proposta è bassa e soprattutto i grandi centro commerciali sorti in località Mattine, una zona che doveva essere industriale, hanno rappresentato il colpo di grazia. A ciò si aggiunga anche il decentramento di alcuni uffici e servizi, prima collocati in piazza che hanno privato l’area di studenti e professionisti. Sono rimasti solo i residenti.

Ovviamente gli stessi negozianti, divisi, molti dei quali privi d’iniziative o aderenti ad associazioni che prima o poi finiscono per essere politicizzate, hanno le loro colpe. Il loro grido d’allarme, costante e sempre più forte, va dunque preso con la consapevolezza che questa situazione deriva anche da loro.

“Il commercio in centro è finito eccezion fatta per il periodo estivo – dichiara uno negoziante – Basti pensare che anche storiche attività hanno deciso di trasferirsi altrove”. Il motivo? Per alcuni esercenti la colpa ricade sull’amministrazione comunale: “Turismo e commercio dovevano essere i settori trainanti di Agropoli. Con Alfieri il turismo non ha mai avuto una persona che vi si dedicasse e lo facesse con competenza; con l’amministrazione Coppola è sparito anche l’assessore al commercio. Significa che non si ha interesse”

Ma quali potrebbero essere le soluzioni? “Eventi, appuntamenti, iniziative, che però non dovrebbe organizzare soltanto il Comune, anche noi commercianti dovremmo essere più uniti e saper organizzare qualcosa come delle domeniche di apertura o qualche piccolo evento periodico. Purtroppo ciò non accade, siamo troppi divisi”, sottolinea un altro negoziante.

Intanto non manca chi punta il dito proprio contro l’isola pedonale. Nelle ultime settimane sta nascendo una nuova associazione di commercianti che ha tra i suoi obiettivi primari proprio quello di chiedere la riapertura del centro al traffico, almeno per alcuni giorni della settimana.

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