Sala Consilina: genio civile trasferito nell’ex Tribunale

Antonella Capozzoli

L’Ente intende trasferire il genio civile e garantire ai cittadini un servizio di grande rilievo per l’intero territorio

« Un Comune non deve perseguire, costantemente e necessariamente, un risultato soltanto economico in senso stretto nell’utilizzazione dei beni patrimoniali, ma, come ente a fini generali, deve curare anche gli interessi e promuovere lo sviluppo della comunità amministrata».

Sulla scorta di questa dichiarazione, rilasciata dalla Corte dei Conti, il Comune di Sala Consilina si è fatto promotore di un’iniziativa che punta a garantire, ai propri cittadini e a quelli dell’intero territorio del Vallo di Diano, un servizio di fondamentale importanza. L’Amministrazione, infatti, ha deciso di mettere a disposizione, in comodato d’uso, dei locali all’ interno della struttura comunale dell’ex Tribunale in Via Tressanti per potervi ubicare la sede distaccata del genio civile di Salerno e evitarne, perciò, la chiusura. In particolare, il primo cittadino, Francesco Cavallone, in accordo con la Giunta, intende concedere in comodato alla Regione Campania 4 stanze più i servizi al primo piano, per una superficie di 96 mq, da adibire a ufficio; inoltre, mette a disposizione diversi locali, al piano seminterrato, per una superficie di circa 200 mq , da adibire ad archivio/deposito.

La proposta di convenzione proviene da un Comune – Sala Consilina – che, da sempre, è considerato un punto di riferimento per i servizi sull’intero territorio del Vallo di Diano e delle zone limitrofe. Tuttavia, nel corso degli ultimi anni, l’Ente ha dovuto progressivamente ridurre la quantità e la qualità dei lavori offerti alla collettività; dal momento che l’economia del paese poggia, in grande misura, sulla fruizione delle prestazioni garantite ai comuni della provincia di Salerno, ridurle potrebbe gravare sul già fragile equilibrio finanziario.

Per tutte queste ragioni, l’Ente ha formulato la proposta di comodato d’uso che la Regione ha accolto con entusiasmo, considerandola un’alternativa efficace, funzionale e risolutiva di una problematica che, oltre che economica, può essere definita effettivamente sociale.

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