Elezioni Politiche, centenario cilentano scrive ai politici: “occorrono cambiamenti radicali”

Redazione Infocilento

La lettera di Giovanni Del Gaudio ai candidati

Si chiama Giovanni Del Gaudio, notaio, classe 1918, ed è uno dei tanti centenari del Cilento. In vista delle elezioni del prossimo 4 marzo ha voluto scrivere una lettera aperta ai politici che concorrono per un posto in Parlamento.

La missiva è stata consegnata ad Antonio D’Agosto, presidente dell’associazione Cilento Capitale che ha provveduto a renderla pubblica.

Ecco il testo:

Lettera di un vecchio cilentano ai politici alla vigilia delle elezioni politiche del 4 MARZO 2018.

Cari politici, sono un vecchio cilentano che per molti anni ha vissuto in mezzo alla gente svolgendo lavoro intellettuale e manuale, per cui vorrei far conoscere la realtà a chi deve rappresentare il popolo nelle sedi opportune con coscienza e realismo senza ignorare la realtà. Il nostro territorio è eminentemente rurale e un tempo era curato con amore non solo dai contadini ma anche dai proprietari grandi e piccoli e la terra era la prima fonte di ricchezza. I prodotti servivano per l’alimentazione delle famiglie (numerose!) ed anche per la commercializzazione e c’era la piena occupazione. Ora, purtroppo, vedo le campagne incolte, gli alimenti in gran parte importati e tanti giovani disoccupati senza un futuro, meno famiglie e meno nascite, molte case vuote, il mercato immobiliare fermo, o quasi. Si è ridotti a coltivare solo l’orticello da chi ha passione ed altre entrate come stipendi o pensioni. Il turismo è limitato alle zone costiere, per il resto non costituisce una risorsa sicura ed affidabile. Dai terreni non si ricava alcun reddito, li può coltivare solo chi ha altre fonti di reddito. In questa situazione così difficile si aggiungono i tributi che colpiscono le proprietà per aggravarla. In particolare, si colpiscono i fabbricati rurali che costituiscono solo un peso ed una passività per la loro conservazione. La pressione fiscale è pesante e a volte non tiene conto del reddito effettivo, così si è determinato lo spopolamento dei paesi rurali. Di queste realtà non sento parlare. Si ripetono programmi, discorsi, promesse, ma non si mette il dito sulla piaga, guardando in faccia la realtà. Il benessere economico, di cui purtroppo non possono godere tutti, è fondato su un enorme debito pubblico! Mi astengo dal rilevare tanti altri aspetti preoccupanti delle realtà che ci circondano, che pure sono poco incoraggianti. Mi pare che occorrono cambiamenti radicali, che la politica da sola non può realizzare, ma potrebbe intuire e favorire. Vi ringrazio per quanto vi impegnerete per il bene comune. Auguri e Buon lavoro!

Giovanni Del Gaudio

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