Agropoli, la videosorveglianza c’è ma non funziona

Sergio Pinto

Sindacati di Polizia: Agropoli tra i pochi comuni a non aver chiesto un Commissariato

AGROPOLI. L’inizio del 2018 è stato caratterizzato da un’ondata di furti sul territorio, una sequenza di reati forse senza precedenti. I residenti sono allarmati e preoccupati dal fenomeno e chiedono maggiore sicurezza alle varie istituzioni, in primis all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Adamo Coppola .

Il dito è puntato contro le telecamere di videosorveglianza installate nel centro urbano e in alcune periferie: ad oggi  nonostante le smentite, queste non funzionano o quantomeno non sono in grado di essere utili alle indagine. Installate in tempi diversi, in alcune zone ne sono presenti anche quattro modelli differenti. Soldi di fatto sperperati, utilizzati per tranquillizzare i cittadini con l’installazione di apparecchiature a volte anche sofisticate ma del tutto inutili se non messe in funzione.

Ora che il problema furti si è ripresentato le polemiche sul caso si innescano nuovamente. I cittadini invocano a gran voce la loro esigenza di sicurezza, l’amministrazione prova a tranquillizzarli ammettendo l’impegno in questo settore, ma c’è chi smentisce.

Il Nuovo Sindacato di Polizia ricorda come Agropoli sia tra i pochi comuni del comprensorio rimasto insensibile alla richiesta di firmare un documento da inviare al Ministero degli Interni per l’istituzione di un commissariato nel Cilento.

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