Agropoli, croce luminosa sullo scoglio di San Francesco: monta la rabbia della popolazione

Ernesto Rocco

Tante critiche per l’iniziativa. Basile: pronti ad opporci

AGROPOLI. Sta suscitando un mare di polemiche l’iniziativa avviata dall’Associazione Spirito Francescano di installare una croce luminosa sullo scoglio dove, secondo la leggenda, nel 1222 sbarcò San Francesco e predicò a pesci ed uccelli.

Attualmente, sullo sperone di roccia affiorante dal mare, è presente una croce in ferro che ricorda quell’evento; un simbolo modesto così come nel modo di essere del frate d’Assisi, piazzato lì dai pescatori nei primi anni del ‘900. L’idea di sostituire quella croce con un oggetto luminoso sta determinando la rabbia di tanti agropolese. Nel mirino non solo l’associazione ma anche l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Adamo Coppola, travolta dalle polemiche.

C’è chi definisce l’idea “una pacchianata” e chi, utilizzando un sinonimo, parla di “cafonata”. In molti non credono che il progetto sia vero, altri sperano sia irrealizzabile, c’è infine chi chiede che lo scoglio “non venga deturpato da una croce luminosa”. “Quello scoglio è caratteristico così, lasciatelo com’è” è il commento di qualcuno. C’è anche chi non si contiene e infuriato per la proposta non le manda a dire all’associazione Spirito Francescano.

Ma c’è anche chi va oltre. Giovanni Basile, a capo dell’associazione Camelot, parla di “Uno scherzo di poco spirito che di francescano ha ben poco. Lo scoglio è bello così com’è” e preannuncia un interessamento all’autorità giudiziaria. Qualcun altro, infine, è pronto ad avviare una raccolta firme contro la sostituzione della croce.

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