La Storia del Carnevale Agropolese (Seconda Parte)

Ernesto Apicella

La sfilata dell’11 febbraio 1952


Questa prima sfilata, rappresentò la svolta del Carnevale Agropolese, si passò dall’esibizione spontanea di poche persone nella “Canzone di Zeza” o dei bambini vestiti da “Mascari”, ad una sfilata ben organizzata, con un nutrito numero di partecipanti e con un tema più ampio del solito.

Come riportava il manifesto con programma, tra gli organizzatori c’erano Franchino Miglino, Pinuccio Ruocco, Pastorino (Michelangelo Sarnicola) che, con altre duecento persone, sfilarono con vestiti tematici e balli ben coordinati. Il tema era sempre Zeza, Pulcinella e la morte di “Carnevale”, con l’aggiunta di nuovi elementi coreografici, scenici e folcloristici.

Il gruppo carnevalesco partì dal Centro Storico sfilando per il Rione Marina, P.zza V. Veneto ed “Il Pastificio” (Via Piave). Quindi ritornò in P.zza V. Veneto per le scene finali di canti, suoni e danze tribali dello “stregone” Franchino Miglino.
Fu un grande successo di pubblico che, divertito e compiaciuto, non voleva lasciare la piazza. Era il segno di un nuovo spirito di aggregazione sociale e culturale che animava i giovani agropolesi e che porterà, nel 1968, alla prima edizione del Carnevale Agropolese. (L’articolo è tratto dal libro “La Storia del Carnevale Agropolese” di E. Apicella).

La Storia del Carnevale Agropolese

La Storia del Carnevale Agropolese

Condividi questo articolo
Exit mobile version