Camerota, polemiche senza fine: dura risposta della maggioranza alle accuse di Saggiomo

Omar Domingo Manganelli

La querelle è legata alla partecipata “La Calanca Srl”

CAMEROTA. Dopo l’ultimo duro attacco di Giancarlo Saggiomo, ex presidente della società dei parcheggi “La Calanca Srl”, nei confronti della maggioranza sulle questioni inerenti una delle due società partecipate del Comune di Camerota, il gruppo consiliare di Terradamare con in testa il sindaco Mario Scarpitta, attraverso un manifesto apparso sui vari social ed affisso in giro per le quattro frazioni, risponde per le rime a Saggiomo, citando addirittura aforismi dello psicologo William James e del poeta William Blake.

Ecco il testo integrale: CALANCA SRL: IL “PAPOCCHIO” di PINOCCHIO
“Il più grande nemico di una qualsiasi delle nostre verità può essere il resto della nostra verità”. (William James). Con un “post” su Facebook pieno zeppo di rabbia e risentimento e colmo di offese inutili e gratuite, Giancarlo Saggiomo – già Presidente de La Calanca srl, Società partecipata dal Comune di Camerota al 51%, sino al 25 maggio 2017 (si cfr. visura camerale), dichiarato ineleggibile dal Tribunale di Vallo della Lucania proprio in virtù delle tardive dimissioni dalla carica in parola, si è lasciato andare ad una serie di affermazioni gravi che non possono rimanere prive di riscontro. Ciò perché di VERITA’ ce n’è UNA SOLA, sia essa conveniente per gli uni o sconveniente per gli altri, scomoda per taluni e agevole per talaltri. Saggiomo poggia il suo astio (intitolato “risposta alla CALUNNIA fatta dall’Amministrazione) su quattro distinti aspetti:
1) “quando mi sono dimesso dalla società ho lasciato sul conto corrente della società presso il banco di Napoli la cifra di circa €. 32.000,00 che dovevano in parte servire per pagare il debito IVA maturato”

2) l’IVA non è stata pagata “in quanto quell’anno la società aveva effettuato e COMPLETATO degli investimenti cospicui (automatizzazione) ed inoltre aveva contratto crediti per circa €. 50.000,00 nei confronti dell’Ente Comune di Camerota”

3) “il credito vantato dalla società nei confronti dell’Ente veniva mutuato in un debito a favore dell’Ente di €. 131.000,00! E di questo dovrebbe rispondere l’attuale CDA. Posso capire di questi 131 mila euro dove sono saltati fuori? “

4) “perchè non sono stati calcolati gli enormi crediti che la società vanta dal Comune di Camerota con molte delibere di Giunta e con fatture pagate a nome e per conto del Comune…. non sono 50 mila ma sono almeno il doppio”.

Trattasi di affermazioni non veritiere, di allusioni destituite di fondamento o – meglio – per dirla come Totò… di FESSERIE!

Ed infatti:

1) l’estratto conto allegato CERTIFICA che in data 30.04.2017 il saldo attivo del conto corrente intestato “LA CALANCA SRL” è pari ad € 18.078,18 (in data 08.05.2017, poi, viene pagato un assegno di € 1.500,00 a firma “Giancarlo Saggiomo”, prova che la somma realmente disponibile era pari ad € 16.578,18). Non € 32.000,00, dunque, bensì poco più della META’.

2) l’IVA non è stata pagata perché, purtroppo, era ABITUDINE non pagarla, al pari di tutte le altre tasse ed i tributi. Il bilancio al 31.12.2015, infatti, elaborato dal sig. Saggiomo e dai suoi consulenti, evidenzia un DEBITO verso l’Erario pari a complessivi € 85.186,62, oltre i DEBITI verso Equitalia per € 94.264,81 (TOTALE € 179.451,43).

3) Al 31.12.2016, poi, tale debitoria diventa di € 120.714,28, con debiti verso Equitalia per € 93.590,28 (TOTALE € 214.304,56).

Circa i presunti crediti nei confronti del Comune di Camerota: quali sono? Da cosa derivano? Dove sono appostati in Bilancio, in cui – al contrario – alla voce “crediti v/ clienti” vi è indicato solo l’ importo di € 28.002,35?
4) Alcun credito è stato “MUTUATO” in debito. La somma di € 118.325,00 altri non è che il CANONE dovuto da LA CALANCA srl in favore dell’Ente che Saggiomo si è “dimenticato” di inserire nelle varie annualità al solo fine di OFFUSCARE lo stato di insolvenza e decozione in cui versava la Società dei parcheggi. Il CANONE annuale da riconoscere al Comune di Camerota, infatti, è pari a circa € 30.000,00 oltre IVA all’anno e fa specie che egli non si sia MAI preoccupato di darne conto negli atti della Società. La “verifica debiti/crediti” cui – peraltro – si fa cenno è stata effettuata durante la gestione commissariale ed è CERTIFICATA dal Responsabile del Settore Finanziario dell’Ente e dal revisore. L’Amministrazione Comunale, dunque, NULLA ha a che fare con tutto ciò.

5) Sul perché non sono stati calcolati “gli enormi crediti” vantati nei confronti del Comune, invece, potrebbe scriversi un libro. L’affermazione è GRAVISSIMA e merita approfondimento da parte delle Pubbliche Autorità chiamate ad accertare presunte condotte illecite. La Calanca srl, stando alle dichiarazioni di Saggiomo, ha effettuato pagamenti di fatture “in nome e per conto del Comune”.

La questione merita approfondimento. Chiarisca Saggiomo QUALI sono i pagamenti di cui parla e le modalità di pagamento utilizzate (assegni? Bonifici?), poiché in contabilità e nel bilancio – incredibilmente – NON VE NE E’ TRACCIA. Non vi sono costi annotati né pagamenti registrati in conto anticipazione e non vi sono iscritti crediti da incassare, quasi a voler far presumere che tali pagamenti sono avvenuti in CONTANTI senza lasciare traccia nelle scritture contabili. Possibile? E se è così, cosa vuol dire? Che taluni pagamenti in uno a taluni ricavi NON sono stati annotati in contabilità? E dove sono allora i soldi? La NUOVA gestione de LA CALANCA srl ha registrato circa il 40% in più di ricavi in un arco temporale di gran lunga inferiore rispetto agli anni precedenti. PERCHE’ NON SPIEGA QUESTO GIANCARLO SAGGIOMO, invece di SPUTARE ODIO e MENZOGNE? Come è possibile? Chiarisca TUTTO questo Giancarlo SAGGIOMO, prima di inveire contro chi, al contrario, ha potuto solo prendere atto di una gestione DISSENNATA di una Società partecipata. Chiarisca – altresì – COME MAI ha operato con una società avente patrimonio netto NEGATIVO da diversi anni (circostanza preclusa dalle vigenti norme di cui al codice civile) e perché NON ha adottato alcuno dei rimedi previsti dal nostro ordinamento e OBBLIGATORI nella situazione in cui versava LA CALANCA srl. Oggi il Comune visto che si è trovato a gestire una situazione che presentava un patrimonio netto negativo al 31/12/2016 di euro -135.880,00 (anche per effetto dalla iscrizione in bilancio dei canoni pregressi dovuti al Comune per euro 88.216,00 in conto sopravvenienze passive) non ha avuto altra scelta che la messa in liquidazione. Lo chiarisca ai cittadini di CAMEROTA, ma lo chiarisca anche un po’ a se stesso, perché è facile accusare ingiustamente qualcuno, ma bisognerebbe almeno sapere che “chi ama gettare fango, deve sapere che è un boomerang: torna indietro”. GIANCA’, accetta il consiglio: “RALL” di meno e “PENSA” di più. Tanto si doveva, per amor di VERITA’, nel rispetto di chi crede che la nostra sia davvero una TERRADAMARE. “Vorrei precisare che noi non dobbiamo dire la verità per convincere quelli che non la conoscono, ma per difendere quelli che la conoscono”. (William Blake)
Il gruppo consiliare

TERRADAMARE

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