Spopolamento del Cilento, la ricetta di Pisani: rilanciamo l’agricoltura di qualità

Sergio Pinto

Il sindaco Pisani in aiuto di quei giovani che intendono realizzare degli insediamenti produttivi: previste deroghe e meno burocrazia

Spopolamento delle campagne e troppi ettari incolti, due problemi che attanagliano in misura diversa i paesi del Cilento. Per arginare questo fenomeno l’amministrazione comunale di Pollica ha messo in campo un’iniziativa volta ad aiutare i giovani che vogliano intraprendere un’attività imprenditoriale nel campo agricolo. Chi vorrà realizzare un insediamento produttivo ora potrà beneficiare di deroghe e regole meno soffocanti.

È proprio il primo cittadino, Stefano Pisani, a spiegare meglio l’azione promossa dall’amministrazione da lui guidata: “Siamo partiti da un’analisi di fatto sul territorio del comune di Pollica, negli ultimi 60 anni abbiamo perso oltre 300 ettari di terreno coltivati, consegnandoli all’incuria e al dissesto. Il Cilento si sta spopolando perché non siamo riusciti a raccontare alle generazioni che nel tempo si sono succedute che l’agricoltura poteva essere il volano di sviluppo del nostro territorio. Adesso dobbiamo ricominciare da capo e dobbiamo fare i conti con importanti valori come la biodiversità e la qualità della vita. Dobbiamo essere capaci di costruire strumenti in grado di far coesistere valori ambientali, la matrice agricola insieme a quella turistica. Dobbiamo essere competitivi sul mercato e allo stesso tempo dobbiamo evitare speculazioni edilizie.”

Il sindaco Pisani entra nel dettaglio dell’iniziativa: “All’interno del Parco è già prevista una deroga alla regolamentazione delle aree, se un’azienda agricola che fa agricoltura di qualità e vuole insediarsi, può andare in deroga alle norme del piano del Parco. I criteri della deroga sono quasi inaccessibili, noi invece abbiamo dettato dei criteri, sicuramente migliorabili, abbiamo detto si a chi vuole realizzare della volumetria ai fini produttivi, ma bisogna prendere una serie di impegni: mettere in cultura una certa quantità di terreno, provvedere alla regimentazione delle acque,condurre l’azienda per 15 anni. Abbiamo lanciato una pietra nello stagno, è il momento di cambiare rotta. A Pollica circa tre anni fa abbiamo chiesto un’unica deroga al Parco, concessa, quel ragazzo da muratore adesso produce cacioricotta di capra, presidio Slowfood, sostenendo una famiglia di 6 persone”.

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