Prodotti tipici nei piccoli comuni la Provincia di Salerno è leader

Katiuscia Stio

Il Cilento traina con le sue produzioni

La provincia di Salerno, con l’entroterra cilentano, custodisce un patrimonio immenso di prodotti tipici, il più ricco della regione Campania. E’ quanto emerge dal Report di Coldiretti sui prodotti tipici dei comuni con meno di 5mila abitanti. Nei 338 comuni in Campania al di sotto dei 5mila abitanti (il 61,45 del totale dei comuni della regione) vengono prodotte 17 tipicità di cui 10 dop e 7 igp, dieci nella sola provincia di Salerno. Si tratta del Fico Bianco del Cilento, del carciofo Igp di Paestum, del limone Costa d’Amalfi, del Marrone di Roccadaspide, della mela annurca campana, della Tonda di Giffoni, ma anche del Caciocavallo silano, il dop colline salernitane, la mozzarella di bufala, la ricotta.

“L’enogastronomia è una grande protagonista del nuovo modello di sviluppo turistico della provincia di Salerno – sottolinea il presidente di Coldiretti Salerno Vittorio Sangiorgio – in un’offerta sempre più richiesta dai turisti basata sulla qualità e sul buon vivere. Negli ultimi anni, l’agricoltura dei piccoli comuni ha puntato sulla specializzazione di produzioni tipiche di pregio che ha portato ad una vera e propria “rivoluzione culturale”, dando vita a un modello più maturo di turismo rurale. Oggi, dunque, l’enogastronomia non è soltanto una tradizione da conservare ma può e deve diventare un volano per lo sviluppo turistico ed economico dei nostri territori dell’entroterra, ricchi di arte, storia, cultura, natura ma anche di buona cucina e di prodotti Dop e Igp.

Ed è oggi anche l’unico modo per evitare lo spopolamento di intere fette di territorio”. Una risorsa custodita fuori dai tradizionali circuiti turistici che potrà ora essere finalmente tutelata e promossa grazie alla nuova legge n.158/17 che contiene misure per il sostegno e la valorizzazione del patrimonio enogastronomico dei piccoli borghi.

Condividi questo articolo
Exit mobile version