Vallo della Lucania, arriva l’ordinanza contro i fuochi pirotecnici

Luisa Monaco

Ecco limiti e divieti per la Notte di San Silvestro e il Capodanno

VALLO DELLA LUCANIA. Anche il sindaco Antonio Aloia, come altri amministratori cilentani, ha disposto limiti e divieti di accensione e lancio di fuochi d’artificio, petardi, mortaletti, razzi ed altri artifici pirotecnici in vista della Notte di San Silvestro.

Attraverso un’ordinanza il primo cittadino di Vallo della Lucania ha fissato alcune regole: innanzitutto è vietato fare esplodere fuochi d’artificio di categoria superiore a F2 (fuochi d’artificio che presentano un basso rischio potenziale e un basso livello di rumorosità e che sono destinati a essere usati al di fuori di edifici in spazi confinati), nei pressi di scuole, condomini, ospedali, case di cura, comunità varie, uffici pubblici e ricoveri di animali, in tutte le vie, le piazze e le aree pubbliche dove transitano o siano presenti delle persone; è vietato far esplodere fuochi di categoria superiore a F2 in luogo privato ove possano verificarsi ricadute degli effetti pirotecnici e dei residui di scoppio e combustione su luoghi pubblici o su luoghi privati appartenenti a terzi; è in particolar modo vietato a tutti coloro che hanno la disponibilità di aree private, finestre, balconi, lastrici solari, luci e vedute usarne o consentirne l’uso per l’accensione ed il lancio degli artifizi.

E ancora è vietato l’utilizzo di fuochi non posti in libera vendita senza la licenza; è vietato far utilizzare fuochi di qualsiasi categoria ai minori di 14 anni e a quelli minori di 18 fuochi di categoria superiore a F1 (fuochi d’artificio che presentano un rischio potenziale estremamente basso e un livello di rumorosità trascurabile e che sono destinati ad essere utilizzati in spazi confinati, compresi i fuochi d’artificio destinati ad essere usati all’interno di edifici d’abitazione). Infine è vietato l’utilizzo di articoli pirotecnici teatrali e di altri pirotecnici per scopi diversi da quelli cui sono espressamente destinati.

Per i trasgressori previste sanzioni da 51 a 500 euro.

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