Vibonati: proposta annessione della scuola con l’IC di Sapri, scoppia la polemica

Redazione Infocilento

La minoranza accusa: scelta immotivata

VIBONATI. Sta suscitando perplessità la decisione paventata dall’amministrazione comunale di Vibonati di trasferire e annettere le sezioni di scuola dell’infanzia e delle classi di scuola primaria e secondaria di primo grado all’I.C. Dante Alighieri di Sapri.

Una scelta che ha scatenato non solo un dibattito politico ma anche la protesta dei genitori dei piccoli studenti. “Abbiamo ricevuto l’appello delle mamme del plesso di Vibonati su una questione incresciosa che riguarda il futuro dei propri figli – spiegano Anna Maria Maiorano e Vincenzo Lovisi di Rete Scuola – Coordinamento di Sapri – La rete scuola e tutta l’assemblea dichiara il suo dissenso su ogni tipo di decisione che non veda protagonisti i genitori e alunni. Ogni scelta se pur dolorosa deve essere condivisa da chi quella scelta dovrà poi subirla. Lo spostamento della direzione da Santa Croce alla Dante Alighieri non vede ragioni o spiegazioni valide anche in funzione del fatto che gli stessi genitori non hanno mai manifestato tale volontà”.

“Il percorso formativo – proseguono Maiorano e Lovisi – e la stessa scelta formativa dei proprio figli deve essere una responsabilità del singolo genitore e non imposta da una possibilità politica. Saremo pronti come assemblea a stare al fianco di qualsiasi iniziativa che i suddetti genitori vorranno intraprendere.”

Perplessità sono state espresse anche dal consigliere di minoranza Manuel Borrelli che parla di decisione immotivata ed ha già espresso solidarietà alla dirigente scolastica Paola Migaldi. “Questo – spiega Borrelli – è atto che si ripercuote sui docenti, sul personale non docente, sulle famiglie e sugli alunni”.

Dello stesso avviso il gruppo Voci Libere: “Improvvisamente e sottovoce viene messo all’ordine del giorno la discussione in merito al trasferimento del nostro plesso dalla direzione della Santa Croce a quella della Dante Alighieri. Pur facendo uno sforzo con la fantasia non siamo riusciti a trovare una spiegazione logica a tale spostamento se non una spiegazione di opportunità politica . È chiaro ormai a tutti che tale decisione è stata presa senza nessuna considerazione dell’opinione dell’unico soggetto che può e deve prendere tale decisione cioè il genitore”.

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