Tribunale di Vallo della Lucania a rischio, Valiante: ho visto miopia nelle battaglie per la giustizia

Sergio Pinto

Deputato Pd interviene sul caso dopo le parole del presidente Gaetano De Luca

L’amara riflessione del presidente del Tribunale di Vallo della Lucania, Gaetano De Luca, non è rimasta inascoltata. L’allarme lanciato sul futuro del palazzo di giustizia e la constatazione di una città che sembra aver mai perso il suo ruolo di punto di riferimento del comprensorio stanno facendo discutere. Ad intervenire sul caso è anche il deputato Pd Simone Valiante. Il parlamentare Dem dice di condividere le motivazioni dell’appello di De Luca, di apprezzarne le preoccupazioni e di conoscere cosa significa “la solitudine delle battaglie e la difficoltà di affrontarle da territori periferici dove la voce, soprattutto nelle istituzioni più importanti, quando non è supportata, e’ sempre piu’ flebile”.

“Ho visto la miopia diffusa nelle battaglie per la giustizia, al punto da preferire il tribunale di un’altra Regione piuttosto che provare a rafforzare Vallo della Lucania”, dice il parlamentare cilentano facendo riferimento alla chiusura del Tribunale di Sala Consilina accorpato con Lagonegro. “C’è una politica che queste battaglie le ha fatte e le fa, anche da solo, nessuno se ne ricorderà, ma continua a farle lo stesso”, prosegue.

Proprio alla politica, poi, Valiante rivoge la sua attenzione. “Essa – dice – e’ lo specchio della società nella quale viviamo. La stessa preoccupazione l’ho espressa nelle mie battaglie poco vallesi, per la verità, per la difesa del presidio ospedaliero. C’è anche una politica, poi, del bisogno contingente, diciamo così, che tante volte viene preferita alle grandi battaglie ideali e di difesa delle nostre istituzioni più significative. Generalizzare, a volte, aiuta chi si nasconde dietro la difesa dei propri interessi”. “Non siamo tutti uguali anche noi politici – chiosa – come non sono tutti uguali i magistrati che fanno il loro dovere, da quelli che vengono meno ai loro doveri istituzionali”.

Valiante si dice rammaricato di non aver avuto l’opportunità, in questo scorcio di legislatura, “di provare a condividere con alcuni Comuni la possibilità di ampliare la competenza territoriale del tribunale di Vallo”. “Ci abbiamo provato – evidenzia – ma senza successo”. “Che ben vengano, allora, le sollecitazioni ma che siano rivolte a tutti”, è dunque il suo monito: “anche all’avvocatura Vallese – precisa – che deve far sentire la sua voce e provare magari, come diciamo da anni, a dialogare con i colleghi del territorio provinciale per una battaglia comune di difesa del proprio presidio di giustizia”.

“Noi ci siamo, come ci siamo sempre stati in questi cinque anni, dall’incontro al CSM con Legnini alle tante sollecitazioni che il Ministro Orlando ed il sottosegretario Migliore hanno più volte testimoniato nella loro presenza sul territorio”, conclude.

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