Agropoli, si consuma la frattura nei 5 Stelle: in 12 restano solidali al consigliere Caccamo

Ernesto Rocco

“Continuiamo nel nostro progetto fatto di partecipazione e condivisione”

Si consuma la frattura all’interno del Meet Up dei Cittadini 5 Stelle di Agropoli. Era stata annunciata già settimane fa ma i grillini avevano categoricamente escluso divisioni all’interno del gruppo, attaccando duramente chi sosteneva il contrario.

La difesa dell’unità di un Movimento che vaneggia la propria diversità rispetto ad altri partiti politici, però, è durata poco. Con una nota stampa, infatti, loro stessi hanno dovuto ammettere che alcuni attivisti hanno intrapreso “una posizione di rottura con il “MeetUp 5 Stelle di Agropoli”.

Alla base del malcontento vi sarebbe l’atteggiamento del consigliere comunale Consolato Caccamo, il quale una volta eletto non avrebbe più dato ascolto alla base del gruppo. Una situazione che ha creato una spaccatura, tanto che alcuni hanno deciso di rendersi autonomi (e parlano di creare un nuovo Meet Up) mentre altri dodici hanno confermato la loro vicinanza al consigliere eletto firmando una lettera d’intenti.

“Purtroppo – scrivono – prendiamo atto delle critiche mosseci (apparse, a volte, perfino pretestuose) e le valuteremo attentamente. Ma al contempo restiamo fortemente convinti che né i modi, né i mezzi, utilizzati per esprimere un dissenso siano stati degni della filosofia e della cultura del Movimento e del Meetup stesso. Per questo da oggi ci vediamo costretti a diffidare chiunque si arroghi il diritto di mancare di rispetto al nostro attivismo e porti gratuiti attacchi personali a chi si spende per la comunità. Continuiamo, quindi, nel nostro percorso fatto di partecipazione e condivisione, con l’unico obiettivo di renderci utili ad un miglioramento ed una crescita del territorio: finalmente presenti in Consiglio Comunale con un nostro portavoce e con l’utilizzo di nuovi strumenti di denuncia ed informazione restiamo a disposizione di coloro che ambiscono a dedicare tempo ed attenzione all’amata realtà agropolese”.

Nei nomi dei firmatari le prime sorprese: manca Mario Pesca, l’uomo che con 198 voti ha garantito al Movimento di avere un proprio rappresentante in consiglio. Nessuno dei dodici firmatari aveva raggiunto lo stesso risultato in termini di consensi.

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