Tutto il Cilento ad Agropoli per la Festa della Madonna delle Grazie”

Ernesto Apicella

“Nei giorni 10 e 11 agosto si sono svolti i festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie. Mezzo Cilento s’è riversato nella nostra cittadina, già satura come non mai di bagnanti, di turisti, di campeggiatori, i quali, come ci risulta, hanno diffuso in tutto il mondo, mediante invio di migliaia di cartoline illustrate, le bellezze suggestive di questa nostra incantevole Agropoli. Le centinaia di auto che fanno continuamente ressa davanti agli alberghi-ristorante Carola, Rossi, Margiotta, Di Luccio, lungo i viali delle spiagge, sul campo sportivo, sul Corso Piave, in piazza    V. Veneto, in via Pio X, in viale stazione, etc., ci dicono con le loro targhe, che tutta Italia è qui presente: da Milano a Reggio Calabria, da Torino a Roma, da Verona a Brescia, da Bologna a l’Aquila, da Firenze a Trento. I nostri incantevoli lidi, tutti attrezzatissimi e i nostri Dancing, rigurgitano tutte le sere di folla vivace, dando quest’anno uno spettacolo di vita eccezionale.

La Processione del giorno 11, è stata seguita da migliaia di fedeli, ha avuto vasti e fitti gruppi di forestieri, i quali non si sono limitati soltanto all’accompagnamento, ma hanno fatto anche delle offerte. Infatti sul ricco e scintillante vestito nuovo, ricamato in oro e brillanti, opera egregia dell’offerente signora Fauceglia-Sarnicola di Agropoli, sono state deposte oltre 200mila lire. L’eccezionale luminaria stradale opera della Ditta Mazzo di Castel San Lorenzo, oltre un grande artistico quadro elettrico, ha illuminato a giorno tutte le strade principali della nostra cittadina.      Le due bande: “Città di Lanciano”  e “Città Valle del Sele”, hanno attratto e soddisfatto il numeroso pubblico. La direzione dell’elegante, movimentatissimo, Parco del Divertimento ubicato sul capace campo della Madonna, è stato all’altezza, richiamando un pubblico vario e desideroso di divertirsi. La serie delle miss s’è infittita quest’anno di nuove bellezze muliebri indigene e forestiere; la teoria delle bancarelle sui margini dei nostri corsi è stata anch’essa come mai fitta e varia; giocolieri, suonatori ambulanti, accattoni ( raccomandiamo alle autorità di disporre in altre occasioni che questi rappresentanti della miseria esplichino la loro attività sui laterali delle vie e non nel centro, ostacolando il movimento dei pedoni ed esponendosi a vari pericoli).

 

Quest’anno non abbiamo visto il “caro” panino. E’ morto forse del tutto? I mellonari, i padroni incontrastati dei nostri marciapiedi, in combutta con i fruttivendoli e i bars, più degli altri hanno fatto affari d’oro. I fuochi artificiali della ditta Lorenzo Ruggiero di Napoli, non vennero eseguiti per l’eccessivo, incomprensibile, ritardo dell’autorizzazione da parte delle Autorità Provinciali”.

Questa è la bellissima ed accurata cronaca della festa della “Madonna delle Grazie” del 1951, pubblicata su un quotidiano regionale. In quest’articolo ci sono tantissimi spunti di vita sociale-economica-religiosa che andrebbero analizzati. Velocemente sottolineo: la presenza di numerosi turisti provenienti da tutta Italia; i Dancing stracolmi di avventori; il coinvolgimento e la partecipazione di tantissime persone alla Processione; un nuovo e ricco vestito della Madonna; un fitto programma civile; la nutrita presenza di mellonari, bancarelle, artisti di strada, questuanti, etc.; strana coincidenza, come quest’anno, i fuochi d’artificio non furono esplosi. Sono passati 66 anni, qualcosa è cambiato…chissà se in meglio o in peggio?

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