Dylan La Greca, questa mattina i funerali ad Omignano

Arturo Calabrese

Folla, commozione, palloncini bianchi e motociclette alle esequie

OMIGNANO. Si sono svolti questa mattina, presso la chiesa di Sant’Antonio ad Omignano Scalo, i funerali di Dylan La Greca. Il giovane è deceduto nel pomeriggio di domenica in seguito ad un incidente stradale. Il giovane era a bordo della sua moto, grande passione che coltivava fin da piccolo e che gli è stata fatale. Una folla immensa ha accompagnato il feretro dalla casa dove viveva con la famiglia nel comune di Lustra alla chiesa.

Il triste corteo era aperto da un nutrito gruppo di motociclisti che portavano i loro mezzi, spenti, a spinta. Nel momento in cui il feretro è stato portato in chiesa dal carro funebre, c’era un silenzio irreale, una coltre di tristezza che copriva tutto e che fermava il tempo. Il silenzio è stato rotto dal rombo dei motori con cui i centauri hanno voluto salutare il loro amico, compagno di mille avventure e di tanti chilometri in sella alle due ruote.

I tantissimi amici giunti per rendere l’estremo saluto al giovane Dylan indossavano una maglietta bianca con una sua foto e una frase che lo stesso aveva pubblicato su facebook, una frase che ben lo rappresentava: «C’è che la droga la paga al grammo, io la mia la pago al litro», riferendosi chiaramente al carburante della moto. Davanti la chiesa 3 striscioni, tutti dedicati al giovane: «Vive e muore nel più nobile dei modi chi crea e difende leggi fatte da sé», «Sii forte che nessuno ti sconfigga, nobile che nessuno ti umili, te stesso che nessuno ti dimentichi» e «…ma il tuo sorriso resta».

Altro momento simbolico e toccante, quello al termine della funzione officiata da don Luigi Marone. Alessandro Guariglia, giovane amico di famiglia, ha letto una lettera scritta da mamma Maria, papà Massimo e da Mario, fratello di Dylan. Una lettera piena di dolore, di nostalgia e straziante. Parole che terminano con una frase dall’alto valore simbolico: «Insegna agli angeli a rombare». La salma verrà tumulata nel cimitero di Lustra.

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