Comune resta a secco: sindaco chiede invio di autobotti con acqua potabile

Katiuscia Stio

Comune allo stremo: la crisi idrica crea disagi da settimane

SACCO. Caldo e siccità continuano a creare problemi sul territorio. Da tempo le società che gestiscono la rete idrica hanno lanciato l’allarme invitando i cittadini a razionalizzare i consumi. Non sempre, però, le accortezze servono per evitare i disagi.

E’ il caso di Sacco dove il primo cittadino, Frano La Tempa, ha informato la protezione civile, i vigili del fuoco, la Comunità Montana Calore Salernitano e la Soru (sala operativa della Regione) della grave crisi in cui versa il comune. “L’emergenza idrica – ha spiegato il sindaco – si è ulteriormente aggravata per il notevole afflusso di concittadini residenti fuori dal comune in occasione dei festeggiamenti della Madonna degli Angeli, consentendo di fatto l’erogazione dell’acqua solo per qualche ora nella giornata e non per tutte le zone del nostro comune”.

Di qui la decisione di correre ai ripari: nelle zone critiche di erogazione saranno posizionate botti o altri contenitori con acqua non patibile utile al solo uso sanitario. Inoltre la comunità montana ha messo a disposizione un farmer dotato di un serbatoio di duemila litri e sta provvedendo al rifornimento dei serbatoi delle abitazioni di cittadini in particolari difficoltà con acqua non potabile. Infine è stata fatta richiesta alla sala operativa regionale di un invio di autobotti con acqua potabile da immettere nel serbatoio comunale.

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