Vitigno Italia, l Cilento tra le oltre 200 migliori cantine italiane presenti

Bruno Sodano

Si è conclusa la XIII edizione di Vitigno Italia, salone dei vini e dei territori vitivinicoli italiani. Presentazioni, degustazioni, incontri e workshop legati al mondo del vino.

Oltre 200 aziende vitivinicole hanno partecipato all’evento, circa mille sono state le etichette in assaggio. 3 giorni che hanno visto produttori venire da ogni parte d’Italia a colorare di rosso uno dei monumenti italiani più importanti al mondo, il ” Castel dell’Ovo ” Patrimonio Unesco e simbolo storico della Città di Napoli. Fra le tante cantine presenti, il Cilento non poteva assolutamente mancare e fra gli oltre 17000 visitatori ( +15% rispetto l’anno precedente), tanti hanno affollato in modo costante i tre stand cilentani.

Le cantine presenti erano San Salvatore 19.88, Azienda Cobellis e cantine Barone. Tre produttori che dell’eccellenza dei loro prodotti, nati nelle nostre incontaminate terre, ne hanno fatto uno stile di vita e mantengono alta la bandiera cilentana in tutto il mondo. Durante le tre giornate ci sono stati tantissimi incontri, workshop e degustazioni. Presenti all’evento troviamo il Presidente dell’AIS ( Associazione Italiana Sommelir ) Campania Nicoletta Gargiulo, nonché prima donna ad aver ricevuto la carica di miglior sommelier d’Italia nell’anno 2007 e la preparatissima cilentana d’adozione Dott.ssa Maria Sarnataro, delegato dell’associazione AIS dell’area del Cilento e Vallo di Diano e vicepresidente dell’area regionale. Entrambe hanno rapito i tanti degustatori con incontri che sono stati momenti di grande esperienza.

La figura del giornalista Luciano Pignataro, un punto di riferimento in Campania nel settore enogastronomico, è stata fondamentale in quanto ha portato, fra le altre cose, una grande novità all’evento. In collaborazione con Doctorwine si è svolta la prima edizione del Napoli Wine Challenge. Un concorso aperto a tutte le aziende presenti che, a differenza degli altri concorsi, ha come punto di vista quello del consumatore e non solo quello del produttore. La prima fase di assaggi è stata presieduta da Daniele Cernilli, nota firma enogastronomica. Sicuramente il tutto è stato molto selettivo e le premiazioni sono state fatte in diretta Facebook in modo tale da non lasciare spazio a dubbi e/o fraintendimenti. Il concorso ha decretato cinque vincitori, uno per ogni categoria:

Vini rossi, Taurasi 2008 di Calafè; Vini bianchi, parità tra la Falanghina Benevento IGP 2016 di Castelle ed il Campania Fiano IGP 2014 Oi Nì dell’azienda Eduardo Scuotto; Vini rosati, Piedirosè, Pompeiano Rosato IGP 2016 della cantina Iovine; Spumanti, il Caprettone della casa vinicola Setato; tra i vini da dessert il podio è stato vinto dalla Falanghina passita di Castelle. Purtroppo nessun riconoscimento al Cilento, speriamo negli anni a venire. Non solo vino ma anche degustazioni food e ad avere l’area super affollata è stata quella riservata ai ragazzi dell’Istituto d’Istruzione Alberghiero Ancel Keys di Castelnuovo Cilento con i docenti chef Ridolfi Pasquale, Raiola Alberto e Maiorino Francesco.

I finger food proposti sono stati scelti per far conoscere i prodotti più rappresentativi della nostra terra: spuma di ricotta in due varianti ( olive nere e zeste di limone ) con oliva nera, datterino rosso e finocchietto selvatico; polpettina di carne di capra e maiale cotta al forno con olio EVO cilentano su salsa di pomodoro, cacioricotta di capra presidio slow food e basilico; zucchine mbuttunate re caso e ova ( ripiene di cacioricotta di capra e uova ) tipico ripieno cilentano e parmigiana di melanzane. Un plauso va al direttore Maurizio Teti che è riuscito a coordinare ed organizzare tutto in modo eccellente. Rispetto a tanti anni fa il settore vitivinicolo è sicuramente cresciuto con una relativa crescita sia della domanda che dell’offerta. La concorrenza è altissima e tanti sono stati i No dati, causa sold out degli stand, alle tante richieste di partecipazione. Napoli, questi giorni, è stata la capitale italiana del vino e la location bisogna dire che è stata davvero una scelta strategica.

Tantissimi sono stati gli ospiti che hanno presenziato all’evento: il sindaco di Napoli Luigi De Magistris; il principale rappresentante della pizza napoletana nel mondo Gino Sorbillo, sinonimo anche lui di eccellenza campana ed il famoso giornalista Giovanni Occhiello inviato Rai TGR

Questo evento ha una caratteristica identica al suo protagonista: come il vino, col passare del tempo, migliora.

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