Presidente Russo a Vallo della Lucania: “Tribunale da difendere”

Redazione Infocilento

Ieri la visita della presidente della Corte d’Appello di Salerno

“Un momento per attenzionare le criticità del Palazzo di giustizia ma anche un segno di grande stima nei confronti del presidente Gaetano De Luca che ha ereditato una situazione difficile da gestire”. Con queste parole la presidente della Corte di Appello di Salerno, Iside Russo, ieri mattina ha fatto il suo ingresso presso il tribunale Vallo della Lucania. Ricevuta dal presidente De Luca ha incontrato dipendenti, magistrati ed avvocati. Un momento importante per analizzare le problematiche che insistono nel palazzo di giustizia vallese, in primis la carenza di personale. “De Luca – ha sottolineato la presidente Russo – sin dal suo insediamento, due anni fa , con grande impegno e diligenza si è rimboccato le maniche cercando di coinvolgere quotidianamente tutti i colleghi.

Purtroppo il tribunale di Vallo soffre cronicamente di un problema di turnover, i nuovi magistrati restano pochi anni, e diverse volte il posto disponibile rimane vacante. Non a caso è stato individuato quale sede disagiata”. Rispetto a qualche anno fa la situazione è di maggiore stabilità ma molto ancora c’è da fare. Sul fronte del personale a giorni rientrerà dalla maternità il giudice De Simone, a settembre inizierà a lavorare la dottoressa Sessa e sarà pubblicato il primo bando per l’altro posto che rimane vacante. Sul futuro del tribunale di Vallo, la presidente Russo non si sbilancia , tiene invece a precisa che per il momento per la Corte di Appello di Salerno “Possiamo stare tranquilli”. Il presidente De Luca nell’occasione ha lanciato un appello agli avvocati “Dobbiamo difendere il tribunale – dice – lavorando con le tutte le forze che abbiamo in campo. Per questo l’avvocatura deve funzionare come filtro rispetto all’istituzione giudiziaria, non come terminale ultimo di ogni istanza o richiesta anche la più infondata possibile. In questo modo ci ingolfiamo. Invece il nostro obiettivo deve essere quello di superare il numero di nuovi processi che ci sono ogni anno. Se i processi continuano ad aumentare è una corsa a chi arriva prima e non va bene”.

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