Casal Velino: una Via Crucis Vivente multietnica, inclusiva e solidale

Vince Esposito

L’appuntamento è venerdì 14 sabato 15 aprile

Venerdì 14 e sabato 15 aprile, appuntamento a Casal Velino capoluogo con la Via Crucis Vivente: la rappresentazione storico-religiosa della Passione di Cristo, con costumi d’epoca, che ogni anno, nel periodo pasquale, trasforma piazze e vie del borgo cilentano in atmosfere di indiscussa suggestione evocativa e meditativa.
La manifestazione, che vanta ormai una tradizione decennale, risalente agli anni Sessanta del Novecento, presenta quest’anno un’importante novità: la partecipazione, in qualità di figuranti, degli immigrati del centro di prima accoglienza “Elios” di Ascea.

Precisamente, saranno una decina i ragazzi di colore – di nazionalità africana e religione cristiana – che, seguiti dalla sociologa del centro, hanno scelto di collaborare alla riuscita della Via Crucis, dimostrando come l’integrazione sociale e culturale sia possibile e auspicabile anche in una piccola comunità come quella casalvelinese.
Ma non finisce qui. A Casal Velino la rappresentazione della Passione di Cristo non è soltanto multietnica e multirazziale, ma solidale e attenta alle fasce più deboli. Quest’anno, infatti, la manifestazione vedrà la partecipazione dei ragazzi diversamente abili dell’associazione “Stella Polare Onlus” di Santa Marinella, in provincia di Roma, a conferma dell’importanza del valore dell’uguaglianza e dell’espressione della propria soggettività.

“La Via Crucis Vivente – spiega Angelo Crescenzo, presidente del circolo sociale “Marchese Vincenzo Pinto”, che gestisce la manifestazione – intende superare ogni forma di emarginazione sociale, attraverso la valorizzazione della dignità di ogni essere umano, nel rispetto della sua diversità, qualsiasi sia la sua cultura, il suo credo e le sue limitazioni fisiche, psichiche, economiche e sociali”.

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