Il Cilento protagonista al Vinitaly con i suoi vini

Debora Scotellaro
Vinitaly

Ecco i vini presenti alla 51^ edizione della fiera veronese

Anche il Cilento è protagonista con i suoi vini alla 51esima edizione di Vinitaly. La manifestazione iniziata il 9 Aprile, si sta svolgendo a Verona e terminerà domani,12 Aprile.

Le aziende agricole che saranno presenti al salone internazionale dei vini e distillati saranno: Albamarina, azienda fondata dalla famiglia Notaroberto, che vanta un’esperienza trentennale nel mondo agroalimentare, nel comune di Centola. Sarà presente l’Azienda agricola Barone collocata a Rutino, dove vitigni locali che trovano nella natura argillosa-calcarea del terreno e nel clima della zona, trovano le condizioni per esprimere al meglio la propria personalità, inoltre parteciperà l’Azienda agricola Chiara Morra, situata a Castel San Lorenzo. Protagonista di Vinitaly, l’Azienda agricola Massimo Cobellis, una famiglia da sempre insediata nel Cilento, precisamente a Pattano; segue l’Azienda agricola San Giovanni di Mario Corrado immersa nella natura incontaminata di Punta Tresino. A rappresentare il Cilento, ancora, ci sarà l’Azienda agricola San Salvatore distribuita tra Stio, Paestum e Giungano, l’Azienda vitivinicola Marino che ha vigneti di proprietà situati ad Agropoli e i Viticoltori De Conciliis che producono i loro vini a Prignano Cilento. Infine ci saranno l’Azienda vitivinicola Cuomo, situata a Capaccio Paestum, il Liquorificio artigianale Note Alcoliche, di Monte Cicerale e l’Azienda agricola Luigi Maffini con i suoi vini, frutto di due vigneti, quello a Castellabate vicino al mare e quello di Giungano in collina.

“Negli anni precedenti ci siamo presentati al Vinitaly in modo fragile, ognuno per la sua strada – ha evidenziato il Governatore De Luca – questa volta abbiamo lavorato tanto per presentarci in modo unito con il marchio Campania. Non abbiamo grandissime quantità prodotte rispetto ad altre regioni, ma abbiamo qualità ed eccellenza del nostro vino. I dati sull’export parlano di un incremento, dal 2006 al 2016, del 261%, a fronte del dato nazionale del 80%”.

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