Serie A2: A Ferentino, praticamente l’ultima spiaggia per il Basket Agropoli

Bruno Marinelli

Langford: ”Andremo in campo con convinzione e cattiveria agonistica”

”Il possibile è una creatura alata che volteggia eternamente su di noi,ma bisogna catturarla viva” diceva Victor Hugo. E’ infatti questo lo spirito che deve accompagnare il Basket Agropoli, per la trasferta di Ferentino, fondamentale per le ultime, residue chance di playout. D’altronde non ci sono alternative in questa ventottesima giornata del girone ovest di A2: una sconfitta in terra frusinate ed una contemporanea vittoria di Scafati al PalaMangano contro la Virtus Roma, significa retrocessione diretta in Serie B, con tutti i calcoli e le supposizioni a farsi benedire, a meno di clamorosi sviluppi extra-parquet.

E’ stata una settimana non tranquillissima per la truppa di Finelli, non solo per l’importanza della gara che può segnare la stagione sportiva, ma anche per la tenuta atletica di diversi giocatori. Il capitano Santolamazza, uscito anzitempo nella sforunata sfida contro Legnano, è ancora acciaccato: le sue condizioni saranno valutate nelle prossime ore. Gli altri problemi registrati in settimana, dovrebbero essere stati risolti, seppur alcuni elementi non si siano allenati con costanza negli ultimi 7 giorni, a causa di vari problemi di carattere fisico. Naturalmente, Ferentino, allenato da Paolini, dopo l’esonero di coach Ansaloni, non è ancora matematicamente salvo. Sono 22 i punti in classifica per i laziali, a +4 sulla Viola Reggio Calabria. La squadra che gioca con schemi in grado di mettere in difficoltà il Basket Agropoli, che come spesso è accaduto in questa stagione soffre molto i rimbalzi difensivi, predilige l’utilizzo del doppio lungo. Soprattutto con Raymond la squadra di Paolini si fa rispettare sotto le plance: sono 157 i suoi rimbalzi stagionali, anche se Andrea Gigli ha saputo far meglio con 195. E poi occhio ai tiratori, come Imbrò. Il Basket Agropoli, non ha probabilmente neanche il tempo per impaurirsi. Non può permetterselo domenica e tutto sommato questo potrebbe essere un vantaggio, non da poco per il roster di Alex Finelli. A riprova di ciò vi è una maggiore capacità realizzativa riscontrate nelle ultime gare (se escludiamo la trasferta di Rieti), con Marco Contento sugli scudi domenica scorsa contro Legnano. Ci vorrà, per battere Ferentino una maniera di giocare solida ed intelligente, questo è lo spirito che anima l’assistant coach di Finelli, Alessandro Marzullo: “Affrontiamo Ferentino dopo una settimana di allenamento tribolata, visto il problema fisico riscontrato da Santolamazza nel primo quarto contro Legnano e qualche altro giocatore acciaccato. Questo non ci impedirà di presentarci col giusto atteggiamento e con grande spirito competitivo, quelli che ci ha permesso di tornare alla vittoria qualche settimana fa e di giocare una partita di alto profilo come contro Legnano. Affrontiamo Ferentino che è una delle squadre con più taglia fisica del campionato, visto che sceglie di schierare alcuni quintetti con Raymond esterno insieme a due lunghi, ma che ha anche grande talento, soprattutto al tiro negli esterni, con Imbro, Musso e Carnovali che sono tre specialisti. Sarà una partita complicata, ma ho la convinzione che giocando in maniera solida e intelligente possiamo provare a fare nostra”. Non bisogna intimorirsi della prestanza fisica degli avversari, ne è convinto anche Kevin Langford: “Abbiamo vissuto una settimana particolare per gli acciacchi di alcuni compagni di squadra. Nonostante ciò, andremo a Ferentino con la convinzione e con la cattiveria agonistica di voler far nostra la partita in un momento così decisivo della stagione. Di fronte, avremo una delle squadre più fisiche del campionato e allo stesso tempo con giocatori di talento. Tutto ciò non dovrà intimorirci, noi dovremo fare la nostra partita, giocando per quaranta minuti con solidità difensiva ed efficacia in attacco”.

Palla a due domenica 9 aprile alle ore 18. Gli arbitri sono Andrea Masi di Firenze, Valerio Salustri di Roma e Triffiletti di Messina.

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